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La mer, la fin...

domenica 15 marzo 2009

Le mani sulla città. Partecipazione inadeguata

Al Town meeting mancano ormai due settimane - una settimana alla "conferenza inaugurale", e rimangono inalterati i punti critici che i comitati e tante associazioni, inclusi noi di Municipio Verde, hanno denunciato più volte nell'ultimo anno...
Inizia quindi un "conto alla rovescia" (mentre quello per Gonfienti è ormai - purtroppo - vicino alla fine) per segnare, in questo caso, il trionfo della falsa partecipazione.
MV


da la Nazione del 15/03/09
‘Prg, partecipazione inadeguata’ Verso un esposto

STANNO PENSANDO ad un esposto alla Corte dei conti e ad una manifestazione di protesta proprio nel giorno in cui è fissato il Town meeting, il prossimo 28 marzo. Sono arrabbiati i comitati cittadini, arrabbiati e pronti a farsi ascoltare in qualunque modo, perché ritengono che le modalità di discussione e partecipazione sul nuovo piano strutturale siano state completamente inadeguate. Se poi si aggiunge che la Regione ha stanziato 75mila euro per l’appuntamento del 28 marzo, allora la rabbia si trasforma in sdegno e forse anche in un esposto alla Corte dei conti: «Perché si sono spesi soldi pubblici per un evento che conclude un percorso che, di fatto, non c’è stato?», chiedono con forza i comitati cittadini.
Il Town meeting è un percorso in cinque tappe organizzato dal Comune per favorire la partecipazione e la discussione pubblica sul nuovo piano strutturale. E’ articolato in cinque tappe e quella conclusiva, con la partecipazione di 150 persone selezionate in città, è in programma per sabato 28 marzo al centro sportivo polifunzionale di via Roma dalle 9,30 alle 17,30.
«Ma finora la partecipazione non c’è stata — protestano ancora i comitati — perché gli incontri sul piano strutturale si sono svolti ad orari ed in luoghi inadeguati e perché tante persone non sanno ancora di cosa si parla. Invece di andare avanti e di spendere soldi per concludere una discussione solo virtuale, sarebbe meglio ridiscutere tutto e avviare davvero un percorso democratico. Senza dimenticare che, di fatto, in questo momento non esistono garanti per i cittadini visto che la figura di garanzia è il direttore generale del Comune...».

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