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La mer, la fin...

mercoledì 4 marzo 2009

No Tav. L'amaro in bocca.

TAV: DANNI MUGELLO; REAZIONI A SENTENZA (ANSA) - FIRENZE, 3 MAR - Reazioni in Consiglio regionale per la sentenza di condanna per 27 imputati al processo per i danni ambientali per i lavori dell'Alta velocita' tra Firenze e Bologna. Del tutto ''insoddisfacente il risarcimento riconosciuto alle associazioni, che con il loro agire hanno contribuito grandemente al raggiungimento del risultato di oggi''. ''E' con molto amaro in bocca che diciamo che avevamo ragione. Speriamo che questa sentenza di condanna riesca, finalmente a far ragionare un Paese che della distruzione del paesaggio e dell'ambiente per la costruzione di qualsiasi opera ha fatto una religione''. Cosi' Fabio Roggiolani, consigliere regionale dei Verdi e membro del coordinamento nazionale dei Verdi che ricorda che ''nel 1995, appena entrati nella Giunta regionale della Toscana noi Verdi contrastammo con forza, votando contro, non la realizzazione dell'Alta velocita' ma contro il tracciato prescelto, perche' gia' allora era evidente che si sarebbero tagliate le sorgenti idriche del Mugello. Cosi e' puntualmente avvenuto''. Il presidente della commissione territorio e ambiente Erasmo D'Angelis, rileva come ''tutto cio' non mette in discussione l'importanza strategica per la Toscana dell'opera che ci verra' consegnata tra qualche mese. L'Alta velocita' e Alta capacita' sono fondamentali per rispondere alla forte domanda di treno per il trasporto passeggeri e merci che si lega alla urgente ripresa economica. La sentenza conferma quanto la Regione ha sempre sostenuto ovvero che la realizzazione della grandi opere necessita di attivita' e strumenti di costante monitoraggio e valutazione, in particolare in territori di grande pregio ambientale come il Mugello. La lezione sara' utile per affrontare i prossimi appuntamenti infrastrutturali''. Il capogruppo Prc in Consiglio regionale Monica Sgherri e quello in Consiglio comunale Anna Nocentini parlano di ''un'esemplare condanna di Cavet'', spiegano che e' stato ''confermato il fondamento delle denunce che si sono susseguite nel corso di questi anni rispetto ai danni provocati dai lavori di realizzazione della Tav'' e rilevano come ''la sentenza rappresenta un sostanziale riconoscimento delle ragioni dei comitati, associazioni e del movimento a difesa dell'acqua, bene comune primario''.

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