COMUNICATO STAMPA
Sentenza Alta Velocità in Mugello, Verdi : “Questa vicenda sia di monito per le grandi opere in corso di realizzazione”
“I Verdi della Toscana e della Provincia di Firenze, nell’apprendere l’esito del processo sui danni ambientali della Tav in Mugello, lanciano un appello alle istituzioni del governo locale e regionale, oltreché agli enti di controllo preposti, affinché questa vicenda possa almeno servire a non ripetere più questi disastri nella realizzazione delle grandi opere previste nel nostro territorio.” – Hanno dichiarato Mauro Romanelli, Portavoce dei Verdi della Toscana, insieme a Tommaso Grassi e Annalisa Pratesi, Portavoce Provinciali di Firenze .
“Fare accurate valutazioni ambientali e strategiche, spendere adeguate risorse nei monitoraggi periodici, dare piena autonomia e adeguati strumenti agli enti di controllo come l’Arpat o l’Osservatorio Ambientale Nazionale, sono scelte lungimiranti che evitano disastri e costi economici, ecologici , a volte anche umani (si pensi ai morti nei cantieri Tav), molto superiori alle cifre appunto investite nella prevenzione”.
“Questo esito della vicenda ci insegna, inoltre – hanno spiegato i tre esponenti Verdi -, che è necessario dare ascolto alle associazioni ambientaliste, ai tecnici, ai ricercatori e al mondo scientifico indipendente, oltre che a quei comitati che troppo spesso vengono liquidati e tacciati di qualunquismo, ma che invece tante volte, e questo ne è un esempio macroscopico, hanno avuto amaramente ragione”.
“Ed hanno avuto ragione, ricordiamolo, dopo che per anni hanno dovuto combattere anche contro la burocrazia che rendeva difficile e talvolta impossibile accedere alle informazioni, soprattutto ambientali e della tutela del paesaggio, e agli studi commissionati: una vera e propria battaglia, che ieri ha avuto una parziale ricompensa con una sentenza che, anche se economicamente l'indennizzo verso la popolazione e le associazioni è totalmente inaccettabile, ha dato loro ragione, purtroppo a "giochi fatti".
“Ora è necessario guardare avanti, alle opere in corso: il sottottraversamento di Firenze, che vede un valutazione di impatto idrogeologico datata 1998 e un allarme sulla stabilità degli edifici nella zona Cure/Viale dei Mille, la variante di valico dell’autostrada con la discutibile operazione della megastazione di servizio di Bellosguardo presso Barberino di Mugello, la terza corsia con gli smottamenti nella zona di Giogoli, la stessa tramvia con i troppi abbattimenti ingiustificati di alberi e le irregolarità attestate dall’Arpat e inascoltate dal Comune di Firenze circa l’emissione di rumori e polveri.
“Nessuno vuole bloccare queste opere, ma si deve comprendere che la superficialità o la logica del risparmio a tutti i costi, nella valutazione, nel monitoraggio e nella sicurezza, è una logica scellerata che poi si paga in maniera assai salata.”
“Continuano a dirci che siamo quelli che frenano lo sviluppo e che siamo il partito del no – concludono Romanelli, Grassi e Pratesi –: se ci avessero ascoltato di più e se avessero ascoltato le voci indipendenti che per tempo si erano levate per mettere in guardia su quello che stava accadendo in Mugello, oggi tante risorse economiche, ma soprattutto tante ricchezze ambientali e alcune vite umane, sarebbero state risparmiate.”
Mauro Romanelli - Portavoce Federazione Verdi della Toscana – 3341162260
Tommaso Grassi e Annalisa Pratesi – Portavoce Provinciali Verdi
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