TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

domenica 15 marzo 2009

Pistoia. Fate fruttare questo divorzio!

Su coraggio, ragazzi! Ora che avete mollato il grande Bidone, fatevene qualcosa... Innanzi tutto l'inceneritore di Montale deve rimanere così, in attesa di chiudere, e si deve pensare immediatamente a salvare e potenziare la Recoplast Poi sulle ferrovie bisognerà dire qualcosina di più, no?
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Verdi e Sinistra correranno da soli

Un’assemblea deciderà il candidato alla presidenza dell’alleanza Infrastrutture, riduzione del numero di assessori e gestione dei rifiuti tra i motivi che hanno portato alla rottura con la candidata del Pd
MARTA QUILICI

PISTOIA. É definitiva l’uscita dei Verdi e dell’Associazione per la Sinistra dalla coalizione di centrosinistra guidata da Federica Fratoni: correranno da soli alle elezioni per il presidente della Provincia di Pistoia. Ancora nessun candidato ufficiale, ma forse già giovedì prossimo, nell’ambito dell’assemblea pubblica che si svolgerà a partire dalle 21 al circolo Garibaldi, potrebbe emergere qualche nome.
«Nel caso che i candidati risultassero più di uno - afferma Sergio Frosini dell’Associazione per la Sinistra - potremmo valutare di ricorrere allo strumento delle primarie, anche se troveremo a scontrarci con tempi molto stretti. Altrimenti il candidato potrà essere eletto in forma assembleare».
La nuova alleanza vuole puntare su quella fascia di elettorato che non si riconosce nella sinistra istituzionale e su quei cittadini che, sfiduciati dalla politica, scelgono sempre più di rinunciare al diritto di voto.
Le ragioni della rottura. La critica è trasversale: sia sui contenuti che nel modus operandi della coalizione della Fratoni, soprattutto dopo la vittoria alle primarie.
«Il tavolo della coalizione - spiega Sergio Frosini dell’Associazione per la Sinistra - è stato convocato un mese dopo le primarie. Sia alla prima riunione che alla seconda, inoltre, era assente proprio la componente più ampia, il Pd, facendo risultare gli incontri quasi del tutto inconcludenti. Ma abbiamo comunque cercato di far emergere nella discussione i nodi più critici esposti nel piano programmatico firmato il 30 dicembre da tutti gli appartenenti alla coalizione. La volontà era infatti quella di discuterli per approfondirne i contenuti, consapevoli del fatto che il piano programmatico presenta delle importanti linee guida su cui, però, è necessario entrare nel merito in maniera più incisiva, altrimenti rimangono vuote».
C’è chi sostiene che la rottura sia dovuta principalmente alla sconfitta alle primarie della candidata Cecilia Turco.
«Non è così - afferma Andrea Pacini dei Verdi -. Siamo usciti dalla coalizione perché sono mancate le garanzie di un impegno volto al cambiamento etico e programmatico e alla discontinuità con le precedenti politiche dell’amministrazione provinciale». Una decisione, però, che potrebbe indebolire la sinistra: «Il nostro obbiettivo - replica Pacini - è quello di sconfiggere il centrodestra, ma per farlo dobbiamo raccogliere e dare risposte moderne e concrete a tutte quelle voci di dissenso e sfiducia verso la politica che provengono proprio da sinistra, dai movimenti, dalle associazioni, contro quei vani conservatorismi e moderatismi presenti ancora, invece, in una certa parte del centrosinistra».
I contenuti. La questione dei rifiuti, l’attenzione ambientale nelle opere di infrastrutture, una revisione dei costi della politica con la diminuzione del numero degli assessori provinciali da otto a sei, il tema centrale del lavoro: questi alcuni dei punti focali messi in evidenza da Verdi e Associazione per la Sinistra.
«La riduzione del numero degli assessori - afferma Frosini - è un altro punto che ci ha spinto alla rottura con la coalizione della Fratoni. A questa nostra proposta ci è stato risposto che i posti da assessore sono attualmente otto proprio quante erano le forze della coalizione. Questo è un’ulteriore conferma della diversità di intendimenti nel fare politica: il nostro impegno non è rivolto ad occupare una poltrona».
Sulla questione rifiuti, centrale il tema dell’inceneritore di Montale «per il quale - afferma Simone Morosi dell’Associazione per la Sinistra - sarà necessario valutare l’opportunità del suo ampliamento soltanto se i risultati delle analisi e dello studio epidemiologico Arpat/Asl saranno confortanti per la salute dei cittadini».
Per le infrastrutture, punto importante anche nel programma della Fratoni, i temi centrali sono anche per Verdi e Associazione per la Sinistra, la costruzione della terza corsia dell’autostrada Firenze-Mare e il raddoppio della ferrovia, «ma - afferma Morosi - bisogna avere delle priorità. E per noi ce l’ha il trasporto su rotaia, piuttosto che quello su gomma, più inquinante sotto vari aspetti».

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