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La mer, la fin...

domenica 8 marzo 2009

Politica. Ma Franceschini lo sa?

Per Franceschini, "rovinare il nostro territorio è come se un paese arabo bruciasse il petrolio".
A parte il fatto che ci chiediamo se ha mai visto cosa sono stati in grado di cementificare in regioni come la Toscana, forse farebbe bene a spiegare questo concetto anche ai suoi compagni di partito pratesi - magari anche ad uno dei suoi "bracci destri", Antonello Giacomelli - molto lanciati nel settore edile e nella sepoltura dei beni culturali.
MV

da repubblica.it
ECONOMIA
Il segretario del Pd boccia la proposta del presidente del Consiglio "E' assolutamente uno sbaglio ed è campata sulla luna" Piano casa, il no di Franceschini "E' cementificazione dell'Italia" L'Idv: "E' la casa delle libertà abusive". Casini: "Voglio capire" Piano casa, il no di Franceschini "E' cementificazione dell'Italia"

ROMA - Il piano per la casa "è bocciato" perché si tratta "di una cementificazione dell'Italia" e per di più anche "campata sulla luna". Così il segretario del Pd Dario Franceschini, nel corso di In mezz'ora su RaiTre, boccia la proposta del premier di un nuovo piano per l'edilizia. Altro che volano per far ripartire l'economia. Quello che il governo vuol varare è un rischio per il nostro Paese.

Rifiuta in toto l'idea di Berlusconi, il leader del Pd. Ricorda le parole del premier e le stigmatizza. "Ieri - prosegue il leader del Pd - il presidente del Consiglio ha detto che chi ha una villa potrà aggiungere uno o due stanze, dando il senso di come lui immagina vivano gli italiani. Gli italiani vivono al secondo, al terzo piano di un condominio, in case bellissime nel centro storico. Vorrei che spiegasse loro dove lo ampliano questo 20 per cento. Sul pianerottolo? Nell'ingresso?".

Per Franceschini, poi, "il rischio cementificazione è pericolosissimo soprattutto in Italia, perché nella globalizzazione ogni Paese deve investire in quello che ha e ciò che ci rende unici è l'Italia stessa, il paesaggio, il centro storico. Rovinare il nostro territorio è come se un Paese arabo bruciasse il petrolio. Non possiamo rovinare ciò che ci rende unici".

E sul rischio ambientale torna anche Ermete Realacci che vede nella mossa dell'esecutivo "una sorta di tana libera tutti che sicuramente sarà raccolto da interessi illegali e speculatori e produrrà scempi nel paese.
Esattamente la stessa cosa che accadde con i condoni edilizi". Lapidario l'Idv che vede in arrivo "speculazioni e affari dei furbetti". "E' la casa delle libertà abusive" dice Massimo Donadi.

La critica al piano del governo arriva anche dall'Udc che, per bocca di Luca Volontè, parla di iniziativa per "i benestanti" a fronte di un Paese "alla fame". "Ci sono già decine e decine di migliaia di appartamenti invenduti in Italia. Il 'piano casa' rischia di essere ancora aria fritta indigesta" dice l'esponente centrista. Mentre drastico il giudizio di Pier Ferdinando Casini, che dell'Udc è il leader, che si dice "non pregiudizialmente contrario al piano", chiedendo però di "capire bene di cosa si tratta" e paventando il rischio cementificazione.

Un affondo diretto che vede la maggioranza serrare i ranghi. "La casa e' la ricchezza dei poveri e, dunque, questa è una risposta sociale alle incertezze della crisi" dice il ministro per l'attuazione del programma, Gianfranco Rotondi. Secca la replica del presidente del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri: "Il Pd di Franceschini si allinea alla strada del peggiore Di Pietro. Solo insulti, nessuna idea originale, ma parole a vanvera".
(8 marzo 2009)

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