TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

sabato 14 marzo 2009

Prato. Dalla fabbrica alla naturra

A Prato manca l'amore per la natura...
Parole sante che vengono dall'esperienza e dalla saggezza della vecchiaia...
MV

da la Nazione del 14/03/09
La fabbrica non tolga il gusto della natura

«LA FABBRICA non deve togliere il gusto della natura» non uno slogan, ma una certezza per chi vive a contatto con il verde che circonda la nostra provincia.
Foresto Capecchi, nasce alla fine della prima guerra mondiale (gli anni fate il calcolo voi: lui non vuol dirli, ma supera largamente i 90), mantiene in età non più verde la cultura del movimento (montagna, ciclismo e..assortimenti filatura), accoppiata alla riscoperta quotidiana della natura: “E’ proprio questo amore della natura che manca a Prato-ci dice-perché fino ad oggi tutti siamo stati assatanati dal lavoro.
LA CRISI industriale, sia chiaro, è una maledizione per tutti, ma ha l’unico lato positivo di far apprezzare a noi pratesi la vita di campagna troppo a lungo trascurata. Io ho un mio ortogiardino, una specie di balera, piante, fiori, felci e muschi, proprio lungo il sentiero che dai Bifolchi conduce a Casta Bastone, dopo aver passato una vita intera in filatura. E’ un consiglio che do a tutti i miei concittadini: crearsi uno scampolo di vita sana, indipendentemente dalla ripresa o meno del ciclo lavorativo, per affrontare meglio i problemi del giorno per giorno e per crearsi un domani sereno” Lega un albero di fico nel modo in cui dovrebbe crescere, e quando sarai vecchio potrai sederti alla sua ombra, scrisse Charles Dickens. “Proprio vero: bisogna fare in modo che la nostra città si riappropri del verde, degli angoli ridenti come questo mio regno ai piedi dei Bifolchi che io ho battezzato “La Pozza” e dove io offro da bere a tutti gli amanti della natura che sostano qua, come gli animali della montagna in genere, le scuole medie e gli amici della Protezione Civile. Dimostriamo a tutti che la fabbrica non ci ha tolto il gusto di vivere”
Roberto Baldi

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