TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

sabato 14 marzo 2009

Prato. Ancora sui "cespugli"

Continua, sul Tirreno, la discussione sul taglio dei "cespugli", arricchendosi di particolari... quasi comici, con l'intervento della presidente Mattei...
MV

da il Tirreno del 14/03/09
LA CIRCOSCRIZIONE

Dietro quei cespugli tossici e siringhe

Intervengo in merito alla discussione aperta sul taglio dei cespugli intorno al Castello dell’Imperatore. Mi sembra di notare che le posizioni a favore o contrarie vertano soprattutto sulle questioni puramente estetiche. Vorremmo aggiungere alla discussione un punto di vista diverso: già da tempo questa Circoscrizione aveva richiesto all’Asm l’eliminazione dei cespugli, perchè divenuti spesso nascondiglio privilegiato per spacciatori e tossicodipendenti. In particolare, il grande cespuglio in angolo tra via della Fortezza e via san Giovanni presentava, dal didietro, un varco di accesso che costituiva un “nascondiglio” frequentato. Tanto che, all’atto del taglio del cespuglio, sono state rinvenute tantissime siringhe.
Riteniamo che negli spazi verdi la presenza di cespugli possa rappresentare spesso motivo di degrado; basti pensare ai vecchi cespugli nei giardini di piazza Mercatale, che furono tagliati per volontà di questa Circoscrizione “disvelando” addirittura un materasso. Nei progetti di riqualificazione degli spazi verdi - via S. Orsola, via Marx ecc. - abbiamo volutamente lasciato solo alberi ad alto fusto e prato.
Rosita Mattei (presid. Circoscrizione Centro)

ITALIA NOSTRA
Bel risultato vedere faretti e centraline...

Dopo l’inutile e costoso taglio dei pini in via Roma adesso arriva l’abbellimento del Castello. Certo si poteva pensare che un intervento significativo per abbellire, dare godibilità e valorizzare il monumento fosse togliere la possibilità alle auto di parcheggiare sull’ampio marciapiede antistante l’ingresso del Castello o magari di progettare un nuovo ingresso diverso dal terrificante e inutile manufatto in ferro da poco installato, ma evidentemente l’assessorato all’ambiente ha una cultura in merito all’abbellimento, alla godibilità e alla valorizzazione del paesaggio e dei monumenti molto diversa dalla nostra.
Il risultato dell’intervento esterno è che adesso ci possiamo godere la visuale di alcuni bei riflettori d’annata, vintage (forse però potrebbero essere sostituiti con altri di minor impatto visivo ed a maggior risparmio energetico?) e di alcune belle centraline elettriche color grigio topo che effettivamente qualificano la vista del monumento. Forse bastava contenere la crescita delle piante con una costante manutenzione e una potatura adeguata. E adesso che facciamo con qui bei mozziconi di piante in bella vista, che danno l’idea d’incuria e abbandono? A questo punto temiamo anche per l’unico pino superstite.
Se questi devono essere i soli interventi qualificanti crediamo opportuno che l’assessore all’ambiente si prenda una pausa di riflessione da qui ai primi di giugno.
Italia Nostra (Sez. di Prato)

UNA CITTADINA
Non c’è rispetto per il verde in centro

Secondo me l’assessore Curcio, l’Asm e la Soprintendenza hanno opinioni assai discutibili e poco o nessun rispetto per il verde cittadino. Devo rilevare che la nuova scalinata metallica posta davanti al Castello è veramente brutta e che già in passato alcune piante erano già state tagliate per realizzare la nuova e dispendiosa illuminazione colorata che sotto le feste fa apparire il Castello come un baraccone da Lunapark (Ce n’era bisogno? Non bastava qualche faro in più?)
L’abbattimento completo che è stato fatto adesso degli arbusti, e si spera verrà risparmiato il pino, dimostra che il verde non viene reputato dai nostri amministratori e funzionari pubblici come un elemento qualificante del paesaggio urbano ma anche storico, o qualcosa che porta piacere o refrigerio a chi abita o frequenta le zone densamente abitate o edificate il centro storico.
I grossi arbusti davanti al Castello erano belli e non disturbavano la visuale dell’enorme monumento molto più alto di loro: molto invece disturba il palazzo in costruzione a ridosso del Cassero dietro Piazza S. Marco o altri progetti cementificatori per il centro come quello per l’attuale sede in dismissione della Misericordia. Per questi la Soprintendenza non ha voce in capitolo?
Chiara A. Mannocci

1 commento:

Anonimo ha detto...

L'assessore (scusate il termine)all'Ambiente non dovrebbe prendersi una pausa di riflessione:DOVREBBE ANDARSENE,PUNTO E BASTA! MA PER DAVVERO!Ma dove mai si è visto un assessore all'Ambiente che si rapporta al verde pubblico seguendo l'esempio di questa ineffabile signora? Quando qualcuno non è adatto per un mestiere o per un compito,deve cambiare ambito professionale,sia che faccia il ragioniere,sia che lavori per un autospurgo,sia,e a maggior ragione,che abbia in mano le redini della macchina pubblica. Se non si hanno le capacità di amministrare un assessorato,sarebbe il caso di provare con un condominio,magari iniziando con uno che non abbia più di due piani.Naturalmente'la mia è un opinione personalissima,così come lo è quella sulla presidente (anche qui mi scuso per il termine)Mattei,il cui bla-bla sarebbe perfetto per inondare i candidi centrini che ornano certi salotti retrò,che in genere ospitano signore un po' in là con gli anni che sono solite incontrarsi per il tè delle cinque in punto. E questi soggetti sono ancora lì che si chiedono perchè i sondaggi li danno al 20% a livello nazionale? Sveglia,sua maestà Camilla 1°,LA GENTE VA ASCOLTATA E FATTA PARTECIPARE,RECEPISCA E PASSI PAROLA ANCHE AI SUOI COLLEGHI!
Fabrizio Bastianoni