Alla fine, non poteva non esserci chi al presidente dei senatori del PDL plaude: ci riferiamo, al di là dei politicanti del suo stesso schieramento, al prode sceriffo Aldo Milone... E come poteva essere altrimenti?
Rimaniamo, comunque, di una opinione: ancora una volta, di fronte ad una situazione veramente seria - non utilizziamo il termine "drammatica" perché troppo inflazionato e poco utile per affrontare un'analisi come si deve - quale quella che sta attraversando Prato, c'è chi preferisce sviare l'attenzione e buttare la croce addosso a chi non ha diritti di cittadinanza... Intanto non votano...
MV
da la Nazione del 03/03/09
Gasparri, i cinesi vanno all’attacco «Siamo sconcertati»
OFFESI, discriminati e anche un po’ strumentalizzati a fini politici. Così si sentono i cinesi di Prato dopo la posizione, quella espressa dal senatore Maurizio Gasparri all’indomani della mobilitazione del distretto. Un sorriso di amara ironia arriva da Junyi Bai, coordinatore pratese di Associna: «Se l’economia affonda, a rimetterci non saranno a questo punto solo i pratesi, ma anche noi stessi». «La via d’uscita da questa crisi del tessile – spiega - non può essere l’espulsione dei clandestini, anche se rappresentano sicuramente una difficile realtà da regolamentare meglio. Voglio ricordare infatti che i clandestini, come la quasi totalità delle attività cinesi a Prato, non operano nel comparto tessile. Sono convinto del resto che sabato scorso la maggior parte dei pratesi richiedeva altri aiuti, più concreti, al Governo». A dirsi «sconcertato» dalle dichiarazioni di Gasparri è Chen Hongsheng dell’Associazione d’amicizia dei cinesi, per il quale «si ragiona come se i clandestini esistessero solo nella comunità orientale», mentre a chiedere più serietà nel dibattito è il presidente della Provincia Massimo Logli. «Prato merita ora più che mai un impegno da parte dello Stato — fa notare Logli — non vogliamo spot elettorali ma iniziative serie e coordinate con il territorio come prevede il Patto per Prato sicura». Gi fa eco il candidato del Pd alla presidenza in Provincia Lamberto Gestri. «Non ci servono proclami, ma gesti concreti. Sono anni ormai che le nostre amministrazioni locali chiedono il potenziamento degli uffici dello Stato». Fuori dal coro la voce di Aldo Milone, candidato a sindaco per “Prato Libera & Sicura”, che plaudendo a Gasparri chiede «una squadra di esperti inviati dal governo per scovare l’enorme mole di evasione della comunità cinese». Sul tema della clandestinità interviene invece l’assessore Andrea Frattani: «Il problema non si risolve con un’espulsione di massa, ma lanciando un progetto di integrazione economica tra imprese pratesi e cinesi». Anche perché, secondo Frattani, quella dell’espulsione è «una bugia che viene raccontata ai cittadini. In assenza di patti bilaterali con il governo cinese, l’allontanamento effettivo del clandestino non può avvenire». Dice la sua anche l’ex assessore Giancarlo Maffei, per il quale «è arrivato il momento di superare la Bossi-Fini con un provvedimento di legge che faccia emergere il lavoro irregolare alla luce del sole, regolamentando così la posizione di molti lavoratori che aspettano ancora il permesso di soggiorno».
Maria Lardara
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