TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

martedì 3 marzo 2009

Prato verso le amministrative. PDL, tra un po' perdiamo il conto

Naufragata anche l'ipotesi Borchi, a causa del niet di Denis Verdini, padre-padrone dei forzitalioti toscani, il PDL brucia l'ennesimo candidato a sindaco e cerca di ripartire da zero, tra malumori e "mal di pancia" che dimostrano tutta la pochezza dei personaggi in questione - che, ricordiamolo, vorrebbero candidarsi come "alternativa" al PD, e solo questo ci fa sbellicare dalle risate.
Tra veti incrociati e ripicche personali, le elezioni si avvicinano...
MV

da il Tirreno del 03/03/09
Il Pdl regionale boccia la candidatura di Borchi

Claudio Morganti (Lega) infuriato minaccia di correre da solo
PRATO. Fratture e malumori anche in casa Pdl. Tesa la riunione di ieri pomeriggio al coordimento regionale tra Claudio Morganti, coordinatore provinciale della Lega Nord e segretario regionale con i corrispettivi di Forza Italia Massimo Parisi e Riccardo Migliori di Alleanza nazionale. Morganti che si è proprio stufato di balletti di nomi, di candidature che appaiono e scompaiono ma soprattutto del ritardo nella scelta del candidato sindaco del centrodestra pratese, è andato a Firenze con un nome in tasca e con la volontà di coalizzare su di esso tutte le forze. «L’unico che può raggiungere questo obiettivo è il nome di Goffredo Borchi - spiega - sul quale An di Prato non ha nulla da dire, sostenuto da una grande parte di Forza Italia e in grado di attrarre nell’orbita del centrodestra anche l’Udc». Buco nell’acqua. Su Borchi si è meso di traverso il coordinatore regionale di Forza Italia che ha risposto che esistono altri nomi sui quali si sta lavorando, che verranno fatti presto e che comunque anche una parte del partito pratese su Borchi ha posto il veto. Morganti è infuriato. Perché pare che uno di quelli che avrebbe contribuito alla bocciatura dell’ipotesi Borchi sia Giovanni Luchetti, coordinatore provinciale che fino a qualche tempo fa si era espresso, invece, favorevolmente. Tutto in alto mare, dunque, in casa Pdl, in attesa che spunti fuori quel nome nuovo - ma c’è già chi mormora che sarebbe «a ribasso» - che dovrebbe finalmente mettere d’accordo tutti. «Ho l’impressione - commenta Morganti - che il Pdl giochi per perdere». E lui non ci sta: «Se verranno fuori personaggi che non ci piacciono, correremo da soli. Forza Italia non può certo fare tutto quello che vuole».
Finito intanto il congresso di Alleanza nazionale di Prato che ha sancito lo scioglimento del partito e l’ingresso del Pdl. Anche questo un passaggio non facile, sofferto da molti dirigenti del partito, non ultimo il suo coordinatore Maurizio Bettazzi. Sono stati comunque votati i delegati che andranno al congresso nazionale: Filippo Bernocchi, lo stesso Bettazzi, Gianni Cenni, Fulvio Punzuoli e Elena Ganugi.
C.O.

da la Nazione del 03/03/09
Pdl: ancora stallo ma Borchi sfuma Pd, si cerca la pace

ANCORA niente di fatto per il candidato Godot del centrodestra. L’ennesima riunione di ieri a Firenze fra i coordinatori toscani di An e Forza Italia, Riccardo Migliori e Massimo Parisi, e il segretario regionale della Lega Claudio Morganti non ha prodotto nulla di concreto, se non il chiarimento sull’eventuale ipotesi Goffredo Borchi, anch’essa messa in archivio, per vari motivi che sarebbe noioso spiegare anche per i più attenti spettatori della telenovela (fra questi motivi c’è comunque anche il no del coordinatore nazionale azzurro Denis Verdini).

E’ STATO quindi deciso di azzerare tutto — anche se mancano solo tre mesi al voto — e di convocare un altra riunione per il fine settimana, sempre con l’idea di costruire una coalizione allargata per battere il centrosinistra (di questo passo, l’impresa che poteva essere possibile diventa ogni giorno più improbabile). Lo stesso Verdini auspica una candidatura nella società civile, ma non è facile pescare il nome giusto e disponibile (il no del patron della Sasch Roberto Cenni docet).

INTANTO il poco esaltante panorama della politica pratese offre scarsi spunti di interesse anche sul fronte opposto del Pd. Nel tardo pomeriggio di ieri il segretario regionale Andrea Manciulli ha convocato a Firenze una nutrita delegazione di big del partito, per fare il punto della situazione, dopo il risultato choc delle primarie e le polemiche conseguenti (ad esempio il botta e risposta fra il sindaco Marco Romagnoli e il presidente del consiglio comunale Daniele Mannocci). L’idea era di lanciare i messaggi di rito: il partito deve ritrovare l’unità, la sfida è ora vincere le elezioni.

C’ERANO fra gli altri la segretaria Benedetta Squittieri, i candidati Massimo Carlesi e Lamberto Gestri, l’ex ministro ombra Beatrice Magnolfi, i consiglieri regionali Fabrizio Mattei e Ambra Giorgi, il presidente e il vice della Provincia Massimo Logli e Daniele Panerati, lo stesso Mannocci, il vice sindaco Roberto Bencini, i presidenti di Asm e Interporto Adriano Benigni e Antonio Napolitano, e i capigruppo in Comune e Provincia, Luca Roti e Fabio Rossi. E c’era il deputato Andrea Lulli che alla fine ha detto la cosa più sensata: ritrovare armonia è fondamentale, ma quando si comincerà a pensare sul serio e in modo costruttivo ai problemi veri e grandi della città?

Nessun commento: