TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

mercoledì 11 marzo 2009

Prato. Meno seghe. Il ritorno.

da il Tirreno del 11/03/09
Asm in azion
e su ordine del Comune: è l’operazione abbellimento. L’assessore Curcio: «Ostruivano la visuale» Il Castello dell’Imperatore resta orfano degli arbusti
PRATO. Da ieri mattina il Castello dell’Imperatore si vede molto meglio, ma chissà se i pratesi apprezzeranno lo sforzo di Asm e Comune. L’assessorato all’Ambiente ha dato incarico alla municipalizzata che oltre ai rifiuti gestisce il verde pubblico di rimuovere gli arbusti che da sempre fanno da contorno alle mura del castello. Missione compiuta in pochi minuti.
Qualcuno, passando, ha storto la bocca. Altri magari hanno apprezzato. All’Asm spiegano che lo scopo dell’intervento è di abbellire e rendere più visibile il monumento. La conferma arriva da Camilla Curcio, assessore all’Ambiente. «Quegli arbusti erano cresciuti a dismisura e ostruivano la visuale - spiega l’assessore - Nel tempo abbiamo ricevuto più di una sollecitazione a eliminarli, anche la Soprintendenza ci ha contattato per sollecitare un intervento, e così abbiamo deciso di toglierli. Certo, mi rendo conto che forse ora bisognerà rimettere a posto anche il prato, magari con una nuova semina».
Il giudizio sull’intervento dipende dai gusti estetici, che spesso sono personali. Visto così, l’abbellimento del Castello dell’Imperatore non sembra tale. Ma forse, chissà, è solo questione di abitudine. Ci eravamo abituati a vedere le mura sullo sfondo degli arbusti e ci sembrava naturale così. Che ostruissero la visuale non ci era mai venuto in mente. Il giudizio che conta, alla fine, è quello dei cittadini. Se vorranno, lo spazio su queste pagine non manca.


Un altro taglio radicale all'atelier Curcio, con gli choiffeurs dell'ASM, impegnati a far piazza pulita dei cespugli (ma che vuol dire cespugli, lo sa l'assessore che tipo di piante erano?), per migliorare l'estetica della piazza e la visuale del Castello. Come no, un migliora
mento netto, non c'è che dire. La cittadinanza è commossa per questa splendida iniziativa che fa il paio con il magnifico intervento della recente costruzione di una rampa di accesso, per i portatori di handicap che ha deturpato la splendida facciata. L'assessore dice che sono arrivate sollecitazioni dalla Soprintendenza. Complimenti! Forse non è la stessa Soprintendenza che stava per consegnare al boia l'ovale del Valentini e il giardino di piazza Mercatale o che ha autorizzato lo scempio delle Cascine di Tavola? Mettiamoci il cuore in pace, siamo in cattive mani e a tutti i livelli di governo, locali e centrali. Siamo in pericolo, proprio come i nostri Beni Culturali e le nostre piante.

la zia Alma

per mv



da il Tirreno del 12/03/09
CASTELLO/1
Neanche una sequoia
l’avrebbe coperto

Cara redazione ormai il cittadino non reagisce più perché scoraggiato e abituato a tutto anche a non aver mai ascolto, o ragione. Perché i nostri amministratori hanno sempre una risposta a tutti gli eventuali errori. Ho la fortuna di lavorare e abitare davanti a quella stupenda opera che è il Castello dell’Imperatore e tale è l’indignazione per lo scempio operato con il taglio delle piante, che desidero esprimere alcuni concetti pur se consapevole che tanto è inutile. Il Castello dell’Imperatore è monumento pubblico, pertanto ogni intervento va ponderato tenendo conto della sensibilità di tutti. Va cambiata la cultura, le istituzioni non ci appartengono e l’assessore non può pensare che il Castello è “di famiglia”. Nemmeno una sequoia sarebbe mai riuscita a coprire il Castello. Le piante si potano, non si radono al suolo. L’assessore è pregato di pubblicare le lettere di protesta dei cittadini che la invitavano a toglierle. Sicuramente non sono degli anziani i quali, in agosto, non potendo (o volendo) andare in ferie hanno trascorso interi pomeriggi chiacchierando tra loro e, godendo dell’ombra delle piante sedendosi sul muretto. Anche a loro si deve una risposta. Il giudizio estetico è negativo. Al Cassero furono messe piante e fatto un camminamento ideale che lo univa al Castello. Sbaglio o è assessore del momento? Il giudizio dei cittadini a posteriori non conta niente. Ormai la gara è al demerito e qui la lotta si fa dura.
Mara Verbigrazia

CASTELLO/2
Ok al taglio
dei cespugli

Il nostro Comitato ritiene corretto l’operato dell’assessorato all’ambiente del Comune di Prato relativamente al taglio dei cespugli che, ormai, con le loro dimensioni, rappresentavano un notevole ostacolo alla completa visione del Castello dell’Imperatore. D’altra parte il taglio degli arbusti sui prati esterni del Castello è misura che viene svolta con meritevole tempestività da diversi anni. Il Castello dell’Imperatore merita, per la sua bellezza estetica e il suo essere assurto ad uno dei più caratteristici simboli identitari della città, ogni cura che permetta di ottimizzarne la visione da parte dei cittadini e dei turisti che, spesso appositamente, giungono a Prato.
Osserviamo, comunque, che oltre alle attività di manutenzione del verde svolte positivamente dall’assessorato all’Ambiente occorrerebbe che anche altri assessorati e competenti uffici usassero ogni riguardo possibile per la migliore conservazione dell’antico monumento.
Segnaliamo, infatti, come attività assolutamente negativa la realizzazione di un improprio ed inopportuno inntervento all’ingresso principale del Castello. Si è difatti messo in opera una manufatto in ferro che stravolge l’estetica del portale in alberese e ne camuffa artatamente dimensioni, colori, bellezza, non raggiungendo, peraltro, almeno fino ad oggi, neppure l’obbiettivo di facilitare l’acccesso al Castello ai cittadini diversamente abili.
Vittorio Giugni (Comitato nazionale del paesaggio)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Vi mando l'email che avevo inviato ieri al Tirreno e che non hanno pubblicato

"Ho letto il vs articolo riguardo il taglio degli arbusti intorno al Castello dell’Imperatore e l’invito ai vostri lettori di esprimersi in merito.

Secondo me l’assessore Curcio, l’ASM e la Soprintendenza hanno opinioni assai discutibili e poco o nessun rispetto per il verde cittadino. Devo rilevare che la nuova scalinata metallica posta davanti al Castello è veramente brutta (con uno sforzo economico e progettuale non si poteva farne una meno “impattante” ?) e che già in passato alcuni grossi arbusti, praticamente alberi, erano già stati tagliati per realizzare la nuova e dispendiosa illuminazione colorata che sotto le feste fa apparire il Castello stesso come un baraccone da Lunapark (ce n’era bisogno? non bastava qualche faro in più?)

L’abbattimento completo che è stato fatto adesso degli arbusti, e si spera verrà risparmiato il grosso pino, dimostra che il verde non viene reputato dai nostri amministratori e funzionari pubblici come un elemento qualificante del paesaggio urbano ma anche storico, o qualcosa che porta piacere o refrigerio a chi abita o frequenta le zone densamente abitate o costruite come il Centro storico (gli esempi di Piazza Mercatale o Via Roma insegnano).

I grossi arbusti davanti al Castello erano belli e non disturbavano obiettivamente la visuale dell’enorme monumento molto più alto di loro: molto invece disturba il palazzo in costruzione a ridosso del Cassero dietro Piazza S.Marco o altri progetti cementificatori per il centro come quello per l’attuale sede in dismissione della Misericordia.

Per questi la Soprintendenza non ha voce in capitolo ? "

Aggiungo oggi: I cittadini purtoppo di sicuro no.

Chiara A.Mannocci

Anonimo ha detto...

Anche se L'ASM gestisce un discreto numero di servizi per la città per conto del Comune ( alias NOI ), non dimentichiamo che gli Assessori rimangono i referenti dei cittadini nel bene e nel male dell'operato di tale Società . L'Assessore all'ambiente con le sue sbrigative giustificazioni , dà l'impressione di funzionare da agenzia per l'impiego dell' ASM e non da amministratore della cosa pubblica . Io dico che i "cespugli" facevano parte del paesaggio del Castello dell'Imperatore , e bastava rimensionarli non decapitarli offendendo la sensibilità delle persone !
Franco Aspite CCC Prato