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La mer, la fin...

giovedì 5 marzo 2009

Prato. Musei ed errori di battitura

Ancora un articolo scaturito dalla nostra inchiesta sui musei pratesi e sulle cifre a dir poco ridicole degli accessi annuali di visitatori. Il giornalista si è dimenticato di citarci ma voi andatevi a leggere
Comunque dal Tirreno apprendiamo che il dato pubblicato sul Museo Pecci dal Rapporto della Regione Toscana era sbagliato, o meglio, il Museo aveva fatto un "errore di battitura".
Così, ora sappiamo pure che, a livello regionale, si prendono dei dati e non ci si prende la briga di verificarli, pur andando poi a realizzarci sopra delle analisi di tipo statistico e mettendoli a disposizione di tutti. Ottimo.
Complessivamente, fa comunque piacere scoprire che ci sono almeno ventimila visitatori paganti in più rispetto a quanto avevamo individuato. Ora, sarà bene che qualcuno avverta anche il Museo del Tessuto che ha perso la "palma d'oro" di museo più visitato della città.
Certo, rimaniamo sui livelli del Palazzo delle Papesse di Siena(che a questo punto potrebbe aver dimenticato un uno, un due o un tre... chissà?)...
MV

da il Tirreno del 05/03/09
Errore di battitura: il Pecci guadagna di botto 20mila visitatori

Il direttore Bazzini ha chiesto chiarimenti in Regione sul numero delle presenze

PRATO. Era un dato troppo impietoso. E il paragone con l’Ecomuseo del carbonaio di Castel San Niccolò (Arezzo), ritenuto eccessivamente ingeneroso. Il Centro Pecci ci ha voluto dunque vederci chiaro sul quel dato, 7155 visitatori nel 2007, inserito nel rapporto musei della Regione Toscana. Ieri mattina il direttore del Centro per l’arte contemporanea, Marco Bazzini, ha chiesto lumi al centro statistiche della Regione per capire da che parte fosse arrivata quella cifra. La risposta è stata chiara: dal museo stesso. In effetti, come è stato appurato, è stato lo stesso Centro Pecci ha commettere un errore materiale di battitura dimenticando un 2. Il numero reale dei visitatori nel 2007 è stato infatti 27155. Il dirigente regionale, Claudio Rosati, si è detto disponibile a correggere il dato non appena gli sarà fornito quello corretto. «Come sai - ha risposto per scritto il dirigente regionale - il nostro sistema informativo acquisisce direttamente i dati dai musei per l’elaborazione del rapporto annuale. La Regione si basa esclusivamente sulle autodichiarazioni dei musei, non esercita quindi alcun controllo che, del resto, non sarebbe materialmente in grado di fare». Una precisazione illuminante che lascia adito però a mille congetture sulle centinaia di dati inseriti nel rapporto. Se verifiche non ci sono è chiaro che tutti possono affermare ciò che meglio credono. Anche perché i criteri da tenere presente possono essere i più vari. Lo stesso direttore del Pecci, Marco Bazzini, precisa infatti che nei 27.155 visitatori (in questo modo viene superato il Palazzo delle Papesse di Siene, centro d’arte contemporanea, che si era attribuito 21.528 visitatori) non sono compresi le 14460 presenze alle attività didattiche e le 881 al Cid Arti visive e biblioteca. «Senza contare - aggiunge Bazzini - che nel 2007 abbiamo ospitato numerose iniziative negli spazi collaterali ad ingresso gratuito. Non solo, volendo potremmo aggiungere anche tutti quei partecipanti alle manifestazioni (Dolcemente Prato) o rassegne (Festival delle Colline, Videominuto, Contemporanea) che attirano spettatori-visitatori. Infatti il museo Pecci è un contenitore che, attraverso le iniziative più varie, avvicina all’arte contemporanea un pubblico eterogeneo».
E i visitatori del 2008? Ancora top secret. Il dato non dovrebbe però essere molto diverso da quello del 2007. Quello col 2 iniziale, s’intende.
G.C.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

...beh, pare che stavolta abbiate fatto scoppiare proprio un bel bombone...!!Bravi, continuate così!

Anonimo ha detto...

diciamo pure che ce la caviamo ;)
MV