TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

sabato 21 marzo 2009

Prato. Strascichi di Annozero - 2

Dai giornali, una piccola fiera delle banalità a commento della trasmissione AnnoZero di giovedì sera... Incluso il sindaco che non si è presentato per ché non invitato direttamente... Nemmeno all'asilo...
Ma in fondo, che cosa ci aspettavamo? Ruotolo ha lavorato sui tanti luoghi comuni - in alcuni casi pure fondati - che gli stessi che ora si indignano hanno contributo a creare: prendete il caso di Milone che afferma che la questione cinese e dell'illegalità sono state usate "in maniera strumentale"... Da che pulpito...

MV

Problemi del tessile: Santoro prende zero
La diretta su Raidue bocciata da politici e sindacalisti: «Non ha spiegato la nostra crisi, ha parlato solo di illegalità cinesi»

di ROBERTO DAVIDE PAPINI
CARICATA probabilmente di troppe attese messianiche la serata di “AnnoZero” dedicata in gran parte a Prato e al distretto tessile è riuscita a scontentare (più o meno) tutti, confermando anche su questo la ritrovata unità di Prato. Non proprio tutto è andato di traverso ai pratesi che erano alla Santo Stefano per il collegamento esterno, ma l’immagine che è venuta fuori non è stata quella sperata. Il presidente della Provincia, Massimo Logli prova a vedere il bicchiere mezzo pieno: «Non sono affatto pentito di essere stato accanto a Renato Cecchi e ai suoi operai, insieme a industriali, artigiani e sindacati. E’ lo stile che ci siamo dati: tutti insieme per far sentire la nostra voce in alto, sempre più in alto». Logli, però non è soddisfatto di come è stata presentata Prato: «Avremmo voluto che si raccontasse meglio cosa siamo e cosa siamo capaci di fare, che si parlasse fino in fondo della nostra crisi, delle cose che chiede il tavolo di distretto».
Delusi anche i sindacati, con Manuele Marigolli (Cgil) che ha chiesto più volte invano di intervenire: «Mi ha deluso l’immagine di una città che è apparsa legata solo all’illegalità. Non ci hanno fatto parlare delle nostre ragioni, di quello di cui abbiamo bisogno». Stefano Bellandi (Cisl) è molto netto: «Spettacolo deplorevole soprattutto da parte dei politici che sono andati avanti a forza di spot. Tutto è stato focalizzato sull’immigrazione, ma quello è un altro tema». Anche Annalisa Nocentini (Uil) non va leggera e parla di «una trasmissione fuori tema rispetto alle nostre intenzioni, ma che ha seguito le loro intenzioni ovvero quelle di fare spettacolo, scandalismo televisivo e la solita baruffa tra politici in studio».
Tornando ai politici locali, non l’ha presa bene nemmeno Giovanni Luchetti, coordinatore provinciale di Forza Italia: «La visione di AnnoZero su Prato fa passare la voglia di essere pratesi. Perché vedere la nostra città ridotta ad un cumulo di macerie industriali e preda di orde di immigrati clandestini, senza un futuro concreto e in preda alla più nera disperazione rappresenta la negazione di tutto quello che Prato è stata un tempo». Anche Luchetti, però, conviene sul fatto che la rappresentazione uscita fuori sia stata insufficiente «nel mescolare crisi del tessile e presenza cinese» e anche «riguardo alle cose da fare per il futuro» a partire da «un cambio di passo e di rotta nella guida delle amministrazioni locali». Per Luchetti «Prato non è né può essere Gomorra e i pratesi vogliono continuare a vivere con orgoglio nella propria città». Più positivo il commento di Massimo Carlesi (candidato sindaco del Pd): « AnnoZero ha messo in luce aspetti importanti che sarà bene non trascurare. Il primo, ci tengo a dirlo, è che i pratesi non hanno perso la loro operosità e il loro coraggio».
Per Aldo Milone (candidato sindaco di “Prato Lbera e sicura) «la trasmissione non ha rappresentato la realtà nè le istanze dei lavoratori che chiedevano aiuti concreti, ma si è concentrata soprattutto sulla questione cinese e sull’illegalità economica, utilizzata in modo strumentale».
Secondo Lamberto Gestri, candidato Pd alla presidenza della Provincia «Renato Cecchi, Orlando Mari e Andrea Belli sono la voce autentica del distretto, della sua crisi, del dramma di tanti imprenditori, di tanti operai e di tanti artigiani. La loro passione e il loro coraggio, mostrato di fronte a milioni di italiani, sono anche i nostri».
Insomma, non tutto è andato male.


da il Tirreno del 21/03/09

INDUSTRIALI E ISTITUZIONI

LE REAZIONI
MASSIMO CARLESI «La trasmissione Annozero ha messo in luce aspetti importanti che sarà bene non trascurare. Il primo, ci tengo a dirlo, è che i pratesi non hanno perso la loro operosità e il loro coraggio». Parla così, all’indomani della trasmissione di Michele Santoro, il candidato sindaco di Prato del centrosinistra, Massimo Carlesi. L’invito principale è rivolto al Governo e al Parlamento. «Prato ha necessità di interventi massicci e mirati, come in passato è stato fatto per altre aree del Paese - continua Carlesi - C’è bisogno di rispondere all’emergenza di chi perde il lavoro. C’è soprattutto da costruire il futuro di Prato con una grossa operazione di rinnovamento che non può reggersi soltanto sulla buona volontà dei pratesi».
LAMBERTO GESTRI Renato Cecchi, Orlando Mari e Andrea Belli sono la voce autentica del distretto, della sua crisi, del dramma di tanti imprenditori, di tanti operai e di tanti artigiani. La loro passione e il loro coraggio, mostrato di fronte a milioni di italiani, sono anche i nostri. Lamberto Gestri, candidato Pd alla presidenza della Provincia di Prato, commenta la puntata di Annozero di ieri sera. «Ho avuto la netta sensazione che il sottosegretario Castelli non abbia capito o non abbia voluto capire. Ma il Governo sappia che non ci arrenderemo».
ITALIA DEI VALORI L’Italia dei Valori di Prato si augura che il messaggio lanciato dall’imprenditore Renato Cecchi, dall’artigiano Andrea Belli e dagli operai Orlando Mari e Pierluigi Ciofi, durante la trasmissione Annozero diretta da Michele Santoro, sia stato recepito dal Governo.
L’Idv è purtroppo anche consapevole che questo auspicio sia poco concretizzabile dopo aver visto la superficialità e la scarsa vena di autocritica e di voglia di affrontare il problema da parte del sottosegretario ai trasporti Roberto Castelli, ospite in studio da Santoro.
LEGA NORD a Lega Nord di Prato ringrazia la redazione di Anno Zero per non aver messo in onda ieri sera nemmeno 1 secondo dell’intervista di più di un’ora fatta Lunedi sera in sede. Ma forse la paura di far sapere la verità è stata più forte della verità stessa. La crisi tessile pratese, come sappiamo, è legata principalmente alla condizione negativa globale che si è sviluppata negli ultimi anni.
Il permessivismo e buonismo imbarazzante ha favorito l’ingresso senza regole della comunità cinese a Prato. Facendo il conto della serva, 3500 aziende cinesi “Tax free” per 10 addetti per azienda uguale 35.000 posti di lavoro.
GIOVANNI LUCHETTI La visione di annozero su Prato fa passare la voglia di essere pratesi. Perché vedere la nostra città ridotta ad un cumulo di macerie industriali e preda di orde di immigrati clandestini, senza un futuro concreto e in preda alla più nera disperazione rappresenta la negazione di tutto quello che Prato è stata un tempo. Ma la rappresentazione e l’analisi, tutta in negativo, fatta da Santoro e soci è sicuramente parziale e, per questo, insufficiente. Insufficiente innanzitutto nel mescolare crisi del tessile e presenza cinese. Che sono fatti in qualche modo connessi ma che non si determinano reciprocamente.

LA POLEMICA «Il sindaco non era stato invitato»
PRATO. Nella sedia in prima fila alla S. Stefano, dove avrebbe dovuto stare il sindaco, si è seduto Paolo Abati, presidente di Consiag. Tanto Romagnoli non c’era. Un’assenza che non è passata inosservata. Alcuni operai hanno telefonato in redazione criticando il sindaco per l’assenza. Laconica risposta dal Comune: «Il sindaco non era stato invitato da Anno Zero». E certo non è piaciuto che nella settimana in cui la troupe della trasmissione è rimasta in città, nessuno si sia fatto vivo con Romagnoli per avere un parere delle istituzioni. «Forse - si osserva - era già deciso il taglio da dare alla serata: parlare di illegalità più che di Prato».

Nessun commento: