TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

lunedì 2 marzo 2009

Prato. Tocchiamo ferro

Ci mancava pure la citazione nell'angelus domenicale...
Che, per inciso, secondo noi non è che porta tanto bene: avete mai visto infatti risolversi qualcuno dei problemi per i quali il pontefice ha avuto qualche "buona" parola? Tipo... Darfur... Palestina...
Insomma, non per essere scaramantici, ma noi iniziamo a toccare ferro...

Il Sorcio Verde
per Municipio Verde

da il Tirreno del 02/03/09
Il Papa all’Angelus fa coraggio a Prato

Parla della crisi e dei problemi dei lavoratori e cita la nostra città
Il vescovo: «E’ un dono, ora interventi adeguati» Il sindaco: «Un segno di speranza. Le nostre ragioni sono giuste»
PRATO. E’ una legittimazione che Prato, il suo distretto, non si aspettavano. E che è uscita, in un attimo, dagli schermi tv per galoppare lungo i fili del telefono, sulle le onde dei cellulari. Ha raggiunto tutti. Papa Benedetto XVI ha ricordato la grande fatica dei lavoratori del tessile pratese, ieri, all’Angelus, con una piazza San Pietro gremita come al solito. Ha rivolto un pensiero ai lavoratori Fiat di Pomigliano ma ha anche detto: «Penso anche ad altre situazioni ugualmente difficili come quelle che stanno affliggendo i territori del Sulcis Iglesiente, di Prato in Toscana e di altri centri in Italia e altrove». Il Pontefice, affacciato alla finestra, si è associato «ai vescovi e alle rispettive Chiese locali nell’esprimere vicinanza alle famiglie interessate dai problemi».
E ha concluso affermando: «C’è bisogno di un comune e forte impegno, ricordando che la priorità va data ai lavoratori e alle loro famiglie».
Quello di Papa Benedetto XVI è stato un riconoscimento anche alle iniziative del vescovo Gastone Simoni, tra i primi ad avere la consapevolezze delle conseguenze che la crisi avrebbe prodotto nel distretto e ad avviare una serie di inziative per un sostegno effettivo a famiglie e lavoratori. Ed è proprio Simoni a dirsi stupito delle parole del Pontefice: «È stata una grande sorpresa» ha detto. Simoni è stato informato delle parole di Benedetto XVI da una telefonata dei suoi collaboratori, mentre era in viaggio verso Campobasso, dove oggi terrà una conferenza. «Sapere che Prato è nei pensieri, nel cuore e nella preghiera di Benedetto XVI è un dono che ci riempie di speranza». «Per me e la mia Diocesi - ha commentato - è il più forte incoraggiamento a proseguire nell’impegno a favore di chi perde il lavoro ed è colpito dalla crisi locale». E sottolinea come le parole del Papa siano «il suggello più autorevole dal punto di vista morale all’iniziativa intrapresa dal Tavolo di distretto e espressa così coralmente nella manifestazione di sabato. Come tante volte ho ripetuto - aggiunge - solo uniti si può affrontare e sconfiggere questa grave crisi. Ora, forti anche del sostegno del Santo Padre, tutte le componenti istituzionali e sociali pratesi devono proseguire su questa strada». Infine un auspicio: «Speriamo, ora che il caso Prato ha avuto una così autorevole risonanza, che le istituzioni competenti, a cominciare dal governo nazionale e dalla Regione, intervengano adeguatamente a sostegno del distretto tessile». Simoni invierà un telegramma di rigraziamento al Papa.
Anche il sindaco Marco Romagnoli ha definito le parole di Papa Ratzinger «un segno di speranza, anche per la loro vasta eco». «L’alta tribuna da cui è sgorgato l’appello - ha continuato il sindaco - dimostra che le ragioni espresse dall’intera città nel corteo di sabato sono giuste. Non chiediamo assistenza, chiediamo che il messaggio lanciato da Prato trovi ascolto, come ha trovato ascolto nella sensibilità delle parole del Papa». Romagnoli ha ringraziato la Chiesa pratese e il vescovo «che in ogni istante hanno sostenuto le preoccupazioni della città e la mobilitazione». «Ora - ha concluso - anche a seguito dell’esortazione papale, c’è la necessità di risposte concrete da parte del governo».
Secondo il candidato sindaco Pd Massimo Carlesi invece «il fatto che Benedetto XVI, abbia ricordato la difficile e urgente situazione di Prato, deve esortarci a continuare sulla strada dell’unità, nell’affrontare la gravissima crisi che stiamo vivendo». «Il Governo nazionale, adesso, non ha più alibi - ha detto - e deve fare la sua parte». Carlesi, tornando sulla mobilitazione di sabato, ha sottolineato come si debba «coinvolgere anche quelle parti della città e del distretto che non hanno partecipato alla mobilitazione. Più persone, più forze sociali, più categorie presenteranno le istanze per affrontare l’oggi - ha concluso - e più incisiva sarà la lotta del distretto».
Un grazie «per questa attenzione straordinaria a Prato e al valore di chi lavora» è venuto dal presidente della Provincia Massimo Logli che per ricambiare proporrà al tavolo di distretto «di portare un po’ di bella stoffa anche a Benedetto XVI: del resto non sarebbe la prima volta che Prato veste il Papa». Sentimenti di riconoscenza sono stati espressi dal candidato presidente della Provincia Lamberto Gestri: «La nostra voce, la voce di chi perde il lavoro, è arrivata fino al Papa. Prato - ha detto - adesso deve essere ascoltata dal Governo».

da la Nazione del 02/03/09
Il Papa prega per Prato: ‘Penso alla situazione difficile Sono vicino alle famiglie’ Il Pontefice si è rivolto alla città durante l’Angelus

LE PAROLE più belle arrivano il giorno dopo la grande manifestazione per salvare il distretto. Inaspettate, senza dubbio gradite e cariche di speranza e vicinanza: «Penso alla situazione difficile di Prato». Appena un riferimento, un accenno che però aiuta a sentirsi meno soli, perché pronunciato da Papa Benedetto XVI durante l’Angelus. Nel bel mezzo della crisi economica, che rischia di travolgere Prato come l’Italia con disoccupazione e chiusure di aziende, il Papa ieri da piazza San Pietro ha esortato le autorità politiche e civili, insieme agli imprenditori, ad un comune e forte impegno per tutelare, come «priorità», i lavoratori e le loro famiglie.
In particolare Benedetto XVI, parlando degli effetti della crisi all’Angelus, ha salutato per primi operai e impiegati della Fiat: «Saluto — ha detto — i lavoratori dello stabilimento di Pomigliano D’Arco, venuti a manifestare la loro preoccupazione per il futuro di quella fabbrica e delle migliaia di persone che, direttamente o indirettamente, dipendono da essa per il loro lavoro». Ma poi il Pontefice non si è fermato e nel suo discorso ha inserito anche un riferimento a Prato ed altri distretti in difficoltà: «Penso anche — ha aggiunto il Papa — ad altre situazioni ugualmente difficili, come quelle che stanno affliggendo i territori del Sulcis-Iglesiente, in Sardegna, di Prato in Toscana e di altri centri in Italia e altrove. Mi associo ai vescovi e alle rispettive chiese locali nell’esprimere vicinanza alle famiglie interessate dal problema. Le affido nella preghiera alla protezione di Maria Santissima e di San Giuseppe, patrono dei lavoratori».
Una carezza agli ottomila che ieri hanno partecipato alla grande manifestazione sul tessile, un incoraggiamento che arriva dopo la doccia fredda delle parole del ministro Brunetta («Manifestare non serve a niente») e che forse rincuora chi si sente abbandonato a se stesso: «Desidero esprimere il mio incoraggiamento — ha continuato Benedetto XVI — alle autorità sia politiche che civili, come anche agli imprenditori, affinchè con il concorso di tutti si possa far fronte a questo delicato momento. C’è bisogno infatti di comune e forte impegno, ricordando che la priorità va data ai lavoratori e alle loro famiglie».
L.B.

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