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La mer, la fin...

mercoledì 11 marzo 2009

Sanità. Prato: non amputate il 118!

Bonacchi (Rc): No alla riduzione dei medici del 118 di Prato

Prato, 11 marzo 2009 - «La Società della salute di Prato ha deciso di ridurre il numero di dottori per le ambulanze che possono essere impegnati su incidenti o emergenze di vario genere per Prato-centro da 3 a 2. La dimostrazione che caso mai è necessario aumentare il numero di medici per le emergenze e dei punti medici è nei numeri: soltanto nel mese di luglio a Prato-centro le urgenze che hanno richiesto l'uscita di un'ambulanza medicalizzata sono state 448, ad agosto invece sono partite verso la centrale operativa 320 chiamate che sono diventate 395 a settembre con una media di tredici emergenze al giorno che in seguito alla revisione dovrebbero essere gestite da due medici invece che da tre. Considerato che anche 3 medici per un territorio vasto , complesso e densamente abitato (180.000 abitanti) come la città di Prato appaiono decisamente inadeguati. Considerato che ad oggi, il servizio di emergenza funziona grazie anche a volontari addestrati che ogni giorno svolgono gratuitamente servizio su ambulanze medicalizzate ed ordinarie. Penso che sia necessario aumentare il numero di medici attivi per le emergenze. La riduzione dei costi non si fa sulla pelle della gente.

Bonacchi Alessandro, Consigliere Rifondazione Comunista del Quartiere Prato Sud».

1 commento:

Anonimo ha detto...

Sono veramente d'accordo con queste considerazioni e trovo assurdo che si possa anche solo pensare di ridurre il numero di ambulanze medicalizzate nel territorio pratese.
Ma gli altri politici locali, cosa ne pensano? Emiliano