Derivati, Gdf Firenze acquisisce documenti in otto banche
Reuters
Ufficiali e ispettori del nucleo di polizia tributaria di Firenze si sono recati oggi presso otto banche italiane per acquisire documenti ritenuti utili a un'indagine sulla stipula di contratti in strumenti derivati da parte di una decina di enti pubblici toscani.
Lo si legge in una nota della Guardia di Finanza di Firenze.
I finanzieri hanno visitato le sedi centrali di Banca Toscana, Cassa di Risparmio di Firenze (gruppo Intesa Sanpaolo), Rolobanca, Unicredit, Bnl, Monte dei Paschi di Siena, Vexia, Banca Opi.
Inoltre, i militari hanno anche formalizzato una richiesta di esibizione di documentazione ai rappresentanti italiani di Merril Lynch, Deutsche Bank, Bnp Paribas, Societe Generale , JP Morgan Chase Bank e Abn Amro.
I contratti sui quali la procura di Firenze sta indagando sono circa 130, per un capitale sottostante complessivo di circa 1,7 miliardi di euro e sono stati sottoscritti da 11 comuni della provincia fiorentina e della Regione Toscana.
"Le investigazioni in corso di svolgimento già da alcuni mesi intendono accertare ipotesi connesse alla possibile predisposizione di clausole e condizioni che possano aver causato gravi danni economici come il pagamento di altissime commissioni implicite e o l'esborso di tassi esageratamente alti", scrivono i finanzieri.
Lo si legge in una nota della Guardia di Finanza di Firenze.
I finanzieri hanno visitato le sedi centrali di Banca Toscana, Cassa di Risparmio di Firenze (gruppo Intesa Sanpaolo), Rolobanca, Unicredit, Bnl, Monte dei Paschi di Siena, Vexia, Banca Opi.
Inoltre, i militari hanno anche formalizzato una richiesta di esibizione di documentazione ai rappresentanti italiani di Merril Lynch, Deutsche Bank, Bnp Paribas, Societe Generale , JP Morgan Chase Bank e Abn Amro.
I contratti sui quali la procura di Firenze sta indagando sono circa 130, per un capitale sottostante complessivo di circa 1,7 miliardi di euro e sono stati sottoscritti da 11 comuni della provincia fiorentina e della Regione Toscana.
"Le investigazioni in corso di svolgimento già da alcuni mesi intendono accertare ipotesi connesse alla possibile predisposizione di clausole e condizioni che possano aver causato gravi danni economici come il pagamento di altissime commissioni implicite e o l'esborso di tassi esageratamente alti", scrivono i finanzieri.
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