TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

mercoledì 11 marzo 2009

Prato. Auto o bus?

Per chi non sapesse cosa è "Blocco Studentesco", organizzazione studentesca di estrema destra , rimandiamo al loro sito.
A questi giovani pratesi che vogliono "mille braccia verso il sole" (frase dell'inno del Blocco, non nostra...) vorremmo consigliare, piuttosto che incappucciare i parcometri, di sensibilizzare i loro coetanei all'uso dei mezzi pubblici.
Questo, certo, non vuol dire che la segnalazione sia del tutto priva di fondamento: la zona del lieco Livi è quasi completamente con parcheggi a pagamento, e magari c'è anche chi oggettivamente può aver problemi di sposamento con i mezzi, ma partire con un "permesso-studenti" significherebbe che ogni maggiorenne automunito, giusto per far vedere che la macchina ce l'ha, inizierebbe a utilizzare il solo mezzo proprio, creando degli evidenti problemi sia alla circolazione, sia per la disponibilità di posti auto per altri scopi.
Quindi, meno parcheggi, meno permessi... e magari più mezzi pubblici e linee più funzionali!
MV

da la Nazione del 11/03/09
Parcometri incappucciati «Permessi per studenti»

PARCOMETRI «incappucciati». La notte scorsa, i componenti del «Blocco studentesco» di Prato hanno coperto e impacchettato i parcometri presenti nella zona circostante il liceo scientifico Livi di via Marini con sacchi di cellophane di color nero.
A illustrare le motivazioni del gesto è Renato Montagnolo, responsabile del Blocco Studentesco di Prato: «Troppi sono gli istituti in cui uno studente è costretto, per parcheggiare la propria auto, a pagare ogni giorno in media tra i 5 e 6 euro,con il lauto rendiconto delle casse comunali. Riteniamo assurdo — spiega — imporre a ragazzi che si recano a scuola in macchina una vera e propria tassa, costringendo loro e le loro famiglie a un ulteriore esborso di denaro, che si va ad aggiungere a quello necessario per far fronte alle imposte scolastiche ed alla vergogna del caro-libri».
Incappucciando i parcometri con i sacchi neri dell’immondizia, gli studenti del gruppo di destra impegnato nel sociale, hanno voluto consentire, almeno per un giorno, ai ragazzi del Livi, di andare a scuola gratis.
«Abbiamo coperto — aggiunge Montagnolo — lo scempio di una vera e propria ‘usura’ legalizzata ormai riconosciuta come tale anche dalla giurisprudenza della Corte di Cassazione che in una sentenza del 2007 ha affermato l’illegittimità delle striscie blu in assenza di parcheggi gratuiti nelle immediate vicinanze (come avviene, per esempio, nel caso di via Marini)».
Il responsabile del gruppo studentesco conclude con una proposta concreta: «Dal momento che studiare dovrebbe essere un diritto, la nostra azione non vuole però essere soltanto un atto di sensibilizzazione sporadico, ma anche lo spunto per una proposta operativa». Gli studenti hanno chiesto all’assessore ai lavori pubblici, Enrico Giardi un incontro con l’obiettivo di esporgli il loro progetto di soluzione del problema.
«La riserva gratuita ai ragazzi, mediante l’assegnazione di un permesso-studenti, di un numero di posti-auto nelle vicinanze delle strutture scolastiche, laddove non sia possibile la costruzione di un parcheggio interno al complesso».

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