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da il Tirreno del 05/03/09
Sito in cinese per l’Unione industriale
Mano tesa alle aziende straniere, un mediatore ogni mercoledì
Jing Ming sarà a disposizione per le traduzioni
PRATO. Il sito internet dell’Unione Industriale tradotto in cinese: un modo per avvicinare le confezioni cinesi all’associazione e alla legalità. Il mediatore culturale Unrra all’Unione, a disposizione delle imprese italiane e cinesi tutti i mercoledì mattina. Una ulteriore opportunità per avvicinare le imprese cinesi del distretto all’Unione Industriale e favorirne l’integrazione: con questo spirito l’associazione ha promosso la traduzione in cinese di parte del proprio sito internet.
Il primo atto di Jin Ming è stato, su richiesta dell’Unione, la traduzione di parte del sito dell’associazione, www.ui.prato.it: precisamente della sezione che illustra le finalità e attività dell’Unione e le opportunità per i soci. Il testo cinese è stato opportunamente riformulato rispetto al testo italiano (e inglese, già disponibile da tempo), in modo da illustrare alle imprese cinesi potenzialmente interessante le possibilità che si possono aprire loro divenendo soci dell’Unione. Questi alcuni dei passi esclusivi della parte cinese del sito: «L’Unione è del tutto disponibile ad accogliere fra i propri soci le imprese cinesi operanti a Prato, secondo i criteri di ammissione stabiliti dal suo statuto e dal Codice etico di Confindustria, così come avviene per le imprese italiane». Oppure: «Per un iprenditore straniero, essere socio dell’Unione può essere anche un modo per integrarsi meglio nel sistema industriale locale. Invitiamo gli imprenditori cinesi a contattare l’associazione per saperne di più. Assieme al signor Jin Ming saremo lieti di accoglierti, di fornirti spiegazioni e di illustrarti diritti e doveri dei nostri soci». E ancora: «Alcuni servizi sono particolarmente utili alle imprese straniere perché consentono di conoscere meglio la legislazione italiana e le norme locali e di operare quindi con maggior tranquillità. Soprattutto in materia di lavoro, fisco e norme su ambiente e sicurezza l’Unione può costituire un aiuto importante».
«Non vogliamo lasciare niente di intentato - spiega il direttore dell’Unione Marcello Gozzi - La linea dell’Unione è e rimane quella che ormai da molti anni stiamo portando avanti: massima apertura verso qualsiasi impresa, indipendentemente dalla nazionalità del titolare. Certo nutriamo forte preoccupazione per la situazione di estesa illegalità presente fra le imprese cinesi del territorio - aggiunge - e per questo sollecitiamo da sempre maggiore vigilanza e sanzioni efficaci. Ma riteniamo che le imprese che vogliano emergere da situazioni di irregolarità vadano supportate ed accolte. Non è solo un dovere morale - conclude - significa anche fare gli interessi del distretto. Avvicinare le imprese cinesi alle associazioni di categoria è anche un modo per promuovere la legalità: il sito in cinese vuole essere un contributo a questo processo».
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