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La mer, la fin...

martedì 10 marzo 2009

Prato verso le amministrative. Carlesi cementa

Carlesi inizia a "pagare" i primi pegni... Intanto, al sistema delle cooperative edilizie - che guarda caso mesi fa ritenevano necessaria la costruzione di diecimila appartamenti nei prossimi dieci anni - facendo di queste le attrici principali del proprio "piano casa".
E sulla proposta del governo Berlusconi? Beh, in fondo, perché non dare questa magnanima possibilità di ampliare la propria casa? La domanda spontanea è "dove"?
Insomma, anche Carlesi cementa...
MV

da il Tirreno del 10/03/09
Il candidato sindaco Pd risponde al governo: no a condoni
Carlesi: «Nuovo piano casa e nessuna cementificazione»
PRATO. «Scoprire che c’è un problema casa, ben più complesso che in passato per quanto non ancora a livello d’emergenza generalizzata, è come scoprire l’acqua calda. In realtà, per tanti anni, la casa non è stata considerata una priorità da parte delle amministrazioni locali e centrali». Lo dice il candidto sindaco del centrosinistra, Massimo Carlesi, impegnandosi e impegnando il Comune, quando sarà eletto, a farsi promotore di «un nuovo piano casa». «Vista la complessità della situazione, che comprende famiglie col mutuo alle prese con la crisi, giovani che non trovano abitazioni in affitto e nuclei o persone che hanno perduto l’abitazione, dobbiamo saper offrire una risposta vera e articolata - continua Carlesi - È opportuno, per esempio, realizzare nuove abitazioni, anche in una logica di ristrutturazione del patrimonio edilizio esistente, sia con interventi di edilizia pubblica di qualità, sia in stretto rapporto col mondo delle cooperative». Il risultato di un’operazione ampia e concertata dovrà essere quello di mettere a disposizione di chi non ha un tetto o desidera formare una nuova famiglia immobili a un prezzo accessibile e con modalità d’acquisto agevolate. Riguardo all’iniziativa avanzata dal governo, Massimo Carlesi frena. «Al di là dei proclami, aspettiamo di vedere come l’esecutivo si muoverà in concreto e quali saranno le ripercussioni a livello locale, sugli strumenti e le autonomie dei Comune - dice - Di certo, non sarà il caso di procedere a condoni o a cementificazioni tali da favorire soprattutto le grandi imprese o chi, in realtà, vive già in una bella casa. Bisognerà semmai prestare attenzione a quelle famiglie, proprietarie di un’immobile, che desiderano ampliarlo e migliorarlo, anche in chiave di efficienza energetica». In ogni caso, «non dovranno essere l’aspetto della città o il verde a rimetterci» conclude Carlesi.

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