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La mer, la fin...

mercoledì 4 marzo 2009

Trasporti. Odissea montemurlese

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da la Nazione del 04/03/09
Treno o Lam, pendolari condannati ai disagi Per andare a Prato si può risparmiare tempo sui binari, ma c’è l’incubo ritardi

di SILVIA BINI
L’INCOGNITA dei ritardi pende come una spada di Damocle sulle povere teste dei pendolari che, alla fine, si trovano sempre beffati dai mezzi di trasporto. Il dato certo è che raggiungere il centro di Prato da Montemurlo, senza usare la macchina, è un’avventura anche con il treno, che adesso i montemurlesi possono scegliere come alternativa alla Lam viola soprattutto nelle fasce orarie più trafficate, come ad esempio la mattina presto il nel tardo pomeriggio. Grazie al nuovo servizio interamente finanziato dal Comune e inaugurato lunedì, infatti, sono a disposizione degli utenti dieci corse al giorno verso la stazione di Montale-Agliana, prima completamente scollegata da Montemurlo.

PER TESTARE con certezza le prestazioni e la via più conveniente per raggiungere Prato da Montemurlo abbiamo provato sia la linea della Lam viola sia la combinazione bus più treno. Il risultato? Dalla frazione di Oste sicuramente conviene scegliere le rotaie, perché si risparmiano minuti preziosi, mentre dal centro di Montemurlo sia treno che autobus impiegano più o meno lo stesso tempo, circa trenta minuti, a meno che non entrino in campo per giocare brutti scherzi le due incognite del pendolare: traffico e ritardi.

CON LA COMBINAZIONE autobus più treno, costata 2,05 euro (0,95 euro per il bus e 1,10 per il treno), in 38 minuti abbiamo raggiunto la stazione centrale di Prato. Il viaggio è stato però allungato di dieci minuti dai consueti ritardi del treno. Partendo da via Rosselli abbiamo utilizzato il nuovo servizio di collegamento con la stazione gestito dalla Cap. Il mezzo è passato alle 13,30, puntuale, e alle 13,37 ci ha lasciato davanti alla stazione di Montale. Non è andata altrettanto bene con il treno, che avrebbe dovuto passare alle 13,48 per arrivare alla stazione di Prato esattamente dieci minuti dopo, ossia alle 13,58. La locomotrice però ha fatto capolino sui binari di Montale soltanto alle 13,59 (esattamente 11 minuti dopo l’orario previsto) per arrivare a Prato centrale alle 14,08, quindi 38 minuti dopo la partenza.
A giocare un tiro mancino al viaggio è stato dunque il ritardo delle Ferrovie: se i tempi indicati fossero stati rispettati, sommando viaggio in autobus, attesa e viaggio in treno, in 28 minuti saremmo arrivati alla stazione centrale di Prato e in 24 al Serraglio, ovvero in centro.
I TEMPI di percorrenza della Lam viola, d’altro canto, sono decisamente migliorati grazie alla rimodulazione del percorso e all’eliminazione del semaforo di Chiesanuova, due novità che hanno restituito minuti preziosi ai viaggiatori che lo scorso inverno dovevano rimanere seduti 45 minuti prima di vedere Prato. Facendo lo stesso percorso del treno (via Rosselli-stazione centrale) su gomma il risultato è pressoché invariato: il bus delle 14,35 è passato alle 14,41 ed è arrivato alla stazione centrale di Prato esattamente dopo 29 minuti, alle 15,10. Niente a che vedere con i tempi biblici impiegati dalla Lam viola nei mesi successivi all’introduzione del servizio, ma comunque tempi di percorrenza sempre alti se si considera che serve più di mezz’ora per coprire una distanza limitata come quella tra Prato e Montemurlo. Ad incidere favorevolmente sul viaggio in Lam è stato poi anche l’orario: nel primo pomeriggio il traffico è decisamente più limitato rispetto alla tarda serata o al mattino quando, a detta degli utenti, i bus impiegano anche 40 minuti per raggiungere il centro città.

A SOFFRIRE invece è ancora la linea Oste-Santorezzo che ha guadagnato tempo prezioso grazie all’eliminazione del semaforo di Chiesanuova, ma che impiega comunque oltre 40 minuti ad arrivare a Prato. Senza ombra di dubbio in questo caso l’accoppiata bus più treno, con la nuova navetta di collegamento che può essere presa alla fermata di via Scarpettini, rappresenta una validissima alternativa e la speranza di risparmiare minuti preziosi.
E se per raggiungere Prato il nuovo servizio della Cap non rappresenta sicuramente la panacea dei mali, ma solo una possibile alternativa alla Lam, si trasforma invece in Eldorado per i tanti studenti appiedati che finalmente per andare a Firenze o Pistoia non saranno più costretti ad impiegare ore (30 minuti di autobus per Prato, poi treno ammesso che non si perda la coincidenza), ma potranno assicurarsi un posto al caldo partendo dalla stazione di Montale, ora raggiugibile in soli sette minuti di bus.

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