TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

venerdì 11 luglio 2008

Urbanistica. Vergaio è solo una casella del gioco.

C'era una volta la campagna e tanti paeselli intorno a Prato.
Questi paesi, detti in gergo amministrativo frazioni, hanno conosciuto in passato l'industrializzazione senza una vera urbanizzazione. La loro inclusione nella città non è mai stata troppo necessaria ai fini della produzione manifatturiera e la vita di paese si prestava ad accogliere la piccola industria tessile e la mobilità necessaria ai trasporti.
Paradossalmente, diminuisce il lavoro produttivo e arriva la metropoli. Rapida come un rapace, è pronta ad inglobare i piccoli centri e a segnare nuovi tracciati viari, capaci di collegare tutto in modo moderno e poter accogliere enormi quantità di nuovi alloggi.
Poco importa se in questi nuovi alloggi vivranno persone che hanno la loro vita lavorativa altrove, impegnati magari in un contesto economico diverso. Dormitori, come si usa dire per semplificare.
A Vergaio si sta costruendo molto. Proprio in questi giorni è partita una lottizzazione di grandi proporzioni che, complessivamente interesserà tutta la zona verde compresa fra via de' Trebbi e via Pietro da Prato, comprendente il vecchio podere del Pancolone e le sue vigne secolari.
Nuove strade collegheranno Vergaio a Casale e l'area compresa fra i due borghi.
Un tracciato è previsto parallelamente alla declassata e collegherà via de' Trebbi e via Tobbianese.
Attorno a quest'asse sorgeranno, secondo un progetto concepito 25 anni fa, schiere di magazzini artigianali, completamente fuori tempo massimo rispetto alle necessità e alle possibilità produttive di un distretto che come tutti sanno, vede contrarsi notevolmente il numero di piccole e medie imprese del settore tessile. Si parla anche di un giardinetto che farebbe parte degli oneri di urbanizzazione, e poi di tanto parcheggio.
Dopo lo scempio degli alberi effettuato in questi giorni con la complicità dell'assessore all'ambiente Curcio, che ogni anno a Luglio distribuisce deroghe al regolamento sugli abbattimenti (si ricordi la scorsa estate il taglio di circa trenta pini all'Esselunga di viale Galilei), il progetto dei magazzini farà certamente da apripista a nuove costruzioni abitative, che si aggiungono a quelle già realizzate in via Traversa Pistoiese, poco lontano, e che porteranno ad un aumento dei residenti, il cui impatto con la qualità della vita non è mai stato valutato.
La disponibilitàtà, se non cieca molto miope, dei nostri amministratori, di farsi risucchiare in questo gorgo "metropolitano" che tutto ingloba, assorbe e devasta, creerà nel giro di pochi anni un cambiamento irreversibile delle condizioni di vita degli abitanti delle periferie e stravolgerà gli equilibri degli abitati e le funzioni degli spazi.
Vergaio sarà la periferia della periferia, mentre potrebbe restare il centro di sè stesso.
Vedremo gli sviluppi. Mentre il grande serpente della Variante, con i progetti privati a guidare il futuro di Prato, allarga le sue spire sulla città, altre caselle del gioco dell'oca devono essere costruite.
Poco importa che si stia andando a caso, che la programmazione sia pressochè inesistente, che non si facciano studi di previsione e che si spendano soldi pubblici a gogò. Poco importa se ciò che si è pensato un quarto di secolo fa, non ha più senso: il fine di tutto è solo murare, asfaltare, guadagnare e far guadagnare.
Municipio Verde

1 commento:

Anonimo ha detto...

vero