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La mer, la fin...

domenica 31 agosto 2008

Montagna. Bloccato il decreto ammazza marmotte!


Il Tar di Bolzano blocca il decreto "ammazza-marmotte"

Le marmotte sudtirolesi sembrerebbero salve, almeno per ora. Wwf, Lav e Lac hanno annunciato soddisfatte che il Tar di Bolzano ha deciso di sospendere con procedura urgente la caccia alle marmotte in Alto Adige, accogliendo così il ricorso presentato dalle tre associazioni ambientaliste e animaliste. In attesa della decisione di definitiva sospensione, rimane comunque confermato, ma sarà sicuramente più allegro, il sit-in previsto per il 29 agosto davanti al palazzo della provincia di Bolzano «per ricordare all´amministrazione che la fauna è patrimonio universale e va tutelata nell´interesse di tutti».

L´avvocato Mauro De Pascalis, che ha curato l´esposto di Lav, Lac e Wwf, dice: «Siamo soddisfatti della decisione del Tar che ha accolto la nostra richiesta di sospensione immediata del provvedimento data la estrema gravità del fatto. Se il Tribunale non avesse deciso in questo senso infatti, da lunedì si sarebbe sparato alle marmotte con un danno ambientale incalcolabile e contro la legge nazionale 157/92. Attendiamo con serenità, dunque, l´esito della decisione definitiva del Tribunale sulla sospensione dell´atto che ci sarà il prossimo 19 settembre». Le tre associazioni ambientaliste sottolineano che «A differenza degli altri anni siamo riusciti a bloccare il provvedimento prima dell´inizio degli abbattimenti, previsti dal primo settembre, ma resta inaccettabile il comportamento illegittimo e irresponsabile della provincia che ogni anno ripete lo stesso atto contrario alla legge che puntualmente dobbiamo impugnare al Tar. Al danno diretto agli animali, infatti, si somma la spesa che la collettività deve sostenere per ribadire ogni anno il ricorso al Tribunale che conferma il principio per cui la fauna è patrimonio di noi tutti e la Provincia non può violare la legge nazionale per disporre l´abbattimento di animali protetti».

Per la Lav la delibera sospesa dal Tar «è un ennesimo regalo ai cacciatori» che porterebbe all´uccisione di 2.000 marmotte. Massimo Vitturi, responsabile del settore caccia e fauna selvatica della Lav, spiega che «I simpatici roditori, beniamini dei bambini e mascotte di numerose comunità montane, sono stati condannati senza processo e senza appello dal presidente stesso della provincia autonoma di Bolzano. Le motivazioni hanno dell´incredibile: secondo il massimo rappresentante istituzionale della provincia altoatesina, le marmotte "minano i verdi prati degli alpeggi destinati al pascolo e le tane rischiano di rompere l´equilibrio della flora". Probabilmente anche un bambino delle elementari si farebbe delle grasse risate sentendo affermazioni del genere! Soprattutto considerando il fatto che negli ultimi tempi, la provincia di Bolzano non ha certo brillato per lungimiranza nella gestione della fauna selvatica. Infatti non si sono ancora spente le polemiche generate dall´abbattimento di un cervo all´interno di un garage cittadino. In quella vicenda l´amministrazione provinciale ha dimostrato tutta la sua incompetenza, culminata nell´abbattimento a sangue freddo dell´animale tranquillamente accucciato su un pianerottolo. In questi giorni Bolzano torna alla ribalta delle cronache nazionali con un provvedimento "ammazza-marmotte" che ha tutto il sapore di un favore pre-elettorale, ad esclusivo beneficio dei 4.000 cacciatori che si recheranno alle urne il prossimo autunno».
(da Green Report)

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