Nonostante esplicita richiesta è stato loro impedito di prendere gli oggetti personali dentro le baracche prima della distruzione. Poi sono stati portati in Questura e trattenuti fino alle ore 18. Durante tutto quel tempo gli è stato impedito di telefonare (i telefonini sono stati sequestrati). Non gli è stato permesso dei contattare gli avvocati.
Intanto le ruspe hanno raso al suolo tutte le baracche del campo.
Il comune di Sesto sostiene che il campo è stato sgomberato perché non era più abitato, ma sia il monitoraggio costante del campo da parte dei Medici per i diritti umani che di altre associazioni che hanno costanti contatti con i rom che ci vivevano testimoniano che, al momento dello sgombero, nel campo stesso abitavano ancora oltre 100 persone (comprese donne e bambini e anziani ammalati).
Quando la sera, verso l’ora di cena, gli abitanti del campo sono rientrati hanno trovato tutto distrutto: le baracche, gli averi personali, gli zaini con i libri di scuola, le medicine ...
Un gruppo di persone di varie associazioni ha raggiunto il campo verso le 22 e ha trovato oltre 100 persone che non avevano più un posto dove andare.
Sia i centri di accoglienza che le istituzioni contattate non hanno saputo trovare una soluzione a questa emergenza umanitaria.
Alla conferenza stampa sullo sgombero, convocata questa mattina dal sindaco di Sesto Gianassi, la delegazione presente delle associazioni e dei rom sgomberati non è stata fatta accedere. La richiesta di un incontro con il sindaco da parte di una delegazione dei presenti (sei persone) è stata accolta dopo due ore di attesa.
Alla richiesta di trovare una soluzione per le persone che tuttora sono per strada (tra cui una donna con una bimba di due anni e un ragazzo con problemi di cuore) il sindaco ha risposto di avere "agito nella legalità". All’osservazione che, in presenza di minori e persone con problemi di salute, vieta di procedere agli sgomberi, Gianassi ha ribattuto: "Queste persone non sono residenti nel comune di Sesto. Se credete fatemi causa".
L’incontro è durato meno di un minuto poi il sindaco Gianassi si è si è alzato e se ne è andato.
Noi denunciamo un atteggiamento anticostituzionale da parte delle istituzioni che anziché tutelare i diritti li prevaricano in nome di una supposta legalità che di fatto nega ogni ai più bisognosi i diritti elementari: casa, salute, assistenza, lavoro.
I ROM SGOMBERATI
ASSOCIAZIONE L’AURORA
CENTRO DOCUMENTAZIONE CARLO GIULIANI
GRUPPO EVERYONE
VERDI TOSCANA
CENTRO DELLE CULTURE FIRENZE
RIFONDAZIONE COMUNISTA FIRENZE
ASSOCIAZIONE PER UNA SINISTRA UNITA E PLURALE ASSEMBLEA AUTOCONVOCATA
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