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La mer, la fin...

sabato 2 agosto 2008

Animali. Mugello: al lupo, al lupo!


Inizia una nuova campagna di terrorismo mediatico. L'esperienza ci dice che questa notizia, cioè che il Mugello è invaso dai lupi, terrà banco per tutto il mese.
I recinti elettrificati potrebbero essere un piccolo ma significativo businnes locale.
MV

Dal Corriere della Sera del 1.7.2008:

Il Mugello ora grida «al lupo»Sono troppi e hanno fame
Sempre più aggressivi, trovate tane vicino ai centri abitati. La Regione dice no a recinzioni elettrificate. Mucche e pecore a rischio


Il Mugello è invaso dai lupi. Dall'estate 2003 è esploso un preoccupante fenomeno e finora non si è riusciti a correre ai ripari. La settimana scorsa a Cardetole (San Piero a Sieve), l'allevamento «Valdastra » ha subito un attacco in cui sono stati sbranati un ariete e quattro pecore. Attacchi a ovini e bovini avvengono piuttosto di frequente. Quella del lupo è una specie che non uccide mai ciò che non mangia, per cui non è responsabile di eccidi di animali. Ma, quando è in branco, diviene comunque così temibile da essere capace di uccidere persino gli asini, che notoriamente sono capaci di scacciare grandi felini come i puma.

TANE DI LUPI DAPPERTUTTO.
Tane di lupi sono state individuate vicino a Vicchio e a Scarperia, sulla Calvana, su Monte Giovi. Una tana è stata rintracciata nei pressi di Vaglia, a quindici chilometri soltanto dal centro di Firenze. Animali solitari e schivi come i lupi non sono soliti comportarsi in questo modo; ed è proprio per questi comportamenti desueti che, per gli uomini, diviene più difficile gestire la situazione. D'estate le incursioni aumentano: in questo periodo le greggi rimangono a lungo all'aperto, spesso anche la notte, mentre per i lupi è la stagione dell'allevamento dei cuccioli. Bocche in più da sfamare, quindi.
Paradossalmente è l'alta qualità dell'allevamento mugellano a costituire la maggiore fonte di rischio: qui gli animali non stanno in batteria, crescono allo stato brado; e non per la moda del biologico, ma perché da queste parti è sempre stato il solo modo per «badare le bestie». Così i branchi di lupi hanno una comoda cena servita ogni notte. La Regione Toscana ha cercato di risolvere il problema in due modi diversi. Anzitutto, ha predisposto un'assicurazione collettiva che rimborsi i danneggiati. Ma questo genere di operazioni non funziona, perché le polizze coprono il prezzo di mercato di un capo e non quello effettivo; per cui, visto che in Mugello è abitudine acquistare (anche all'asta) animali dall'ottimo pedegree, un ariete viene ripagato con 300 euro, quando può essere costato fino a 1300 euro.
CANI CONTRO LUPI?
In secondo luogo, la Regione vuole promuovere l'utilizzo di cani pastori addestrati alla difesa del gregge. Ma questo metodo preventivo non è esente da rischi: «Le campagne del Mugello - dice Giovanni Miccinesi - sono frequentate da cacciatori, fungaioli, escursionisti, e questi cani pastori molto aggressivi possono essere un serio rischio per l'uomo».
«La Comunità Montana del Mugello - continua Miccinesi - vorrebbe proteggere le greggi con delle recinzioni elettrificate in modo blando, che siano in grado di dissuadere i lupi, senza però recar loro alcun danno. Ma la Regione al momento non le dichiara ammissibili. Per questo abbiamo intenzione di realizzarne alcune a livello dimostrativo, per mostrare il loro funzionamento e la totale assenza di rischi per gli animali». Non si tratterebbe comunque di un'opera semplice da realizzare, soprattutto perché, oltre all'elettrificazione, queste barriere dovrebbero essere anche anti-sfondamento: i lupi potrebbero altrimenti sfruttare i varchi aperti dai cinghiali, rendendole del tutto inutili. Anche tra gli animali, l'unione fa la forza.
Giulio Gori

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Terrorismo mediatico? Ma se questo è un articolo in difesa dei lupi... Ma l'avete letto almeno o vi siete fermati al titolo?

Lanfranco Nosi ha detto...

Noi lo abbiamo letto, e anche bene... ma ci sembra ancora tutt'altro che in difesa dei lupi visto che, citazione testuale "Il Mugello è invaso dai lupi. Dall'estate 2003 è esploso un preoccupante fenomeno e finora non si è riusciti a correre ai ripari."
Poi, avremo qualche problema di lettura noi...

Anonimo ha detto...

Certo, è un problema che i lupi mangino animali di allevamento, soprattutto perché questo provoca il risentimento degli allevatori. E è un dato storico accertato che la paura del lupo sia la prima causa dell'estinzione del lupo: generalmente, chi ha paura spara e spesso anche in modo preventivo (è moda diffusa non solo da noi). Per cui, meglio porre un problema all'attenzione pubblica e politica, in modo che ci possa essere un controllo sulle attività umane e per riportare il lupo nel suo ambiente naturale (l'alto Appennino) piuttosto che sottovalutare una coesistenza complessa che rischia, se tenuta sotto silenzio, di rappresentare il viatico una nuova tragedia. Se i giornali avessero parlato così 50 anni fa, forse non si sarebbe rischiata l'estinzione del lupo.