TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

mercoledì 6 agosto 2008

Notes/Prato. Veronesi e Brunetta, le campane blu, i pini di via Roma e la vocazione dell'assessore.


Prato, 06.08.'08

Sull'ultimo numero del settimanale femminile Anna, nella sua rubrica "Caos calmo", il nostro concittadino Sandro Veronesi esorta al rispetto verso gli stranieri, facendo notare che è molto diffusa l'abitudine a dare del Tu agli immigrati.

Questa forma di razzismo, magari inconsapevole, è molto diffusa e la si ritrova anche negli impiegati degli uffici e degli sportelli dei servizi pubblici.

Veronesi chiede allora al ministro Brunetta di inserire nel suo "progetto di bonifica della pubblica amministrazione, un invito a tutti gli impiegati dello Stato a dare del Lei a tutti, indipendentemente dalla provenienza geografica.

Parole sante. Digliele tutte, Sandro.


Seconda nota. La Recoplast continua a fare acqua, le campane blu sono stracolme, nonostante che molti cittadini siano fuori città, i sindacati dei lavoratori dell'azienda sono inquieti e soprattutto la proprietà sfugge a un confronto. Intanto ASM, che dovrebbe rilevare la maggioranza delle quote della suddetta fabbrica, nicchia pericolosamente e l'interesse pubblico non ci risulta proporzionale alla pericolosità sociale ed economica del problema.

Ancora una volta ci sentiamo di chiedere che Recoplast diventi parte del pubblico servizio e che ASM spenda così le nostre tasse anzichè costruendo cancrovalorizzatori.


Terza nota. Si vuole andare avanti, Curcio e Giardi in primis, a levare di mezzo 120 pini in via Roma.

Il Comitato, con in testa Valerio Vagnoli del WWF, si oppone strenuamente e sembra ignorare il malvagio giochino dell'amministrazione di considerare non valide le firme dei non residenti nella zona. E' la solita storia per cui una volta i comitati non vanno bene perchè pensano solo al loro giardino e la volta dopo perchè mettono il naso nel giardino degli altri.

A questo punto, visto che il taglio potrebbe scattare proprio lunedì, suggeriamo una mediazione più tecnica che politica: possiamo essere d'accordo sulla diagnosi di pericolosità e per i disagi ai cittadini, per circa una trentina dei centoventi di cui è previsto l'abbattimento.

In questo modo si eviterebbe una strage di esemplari del tutto sani e per i quali è possibile una messa in sicurezza alternativa e si sacrificherebbero solo quelli più pericolosi.

Se gli assessori sono disposti a vedere la nostra selezione alternativa, possiamo verificarla con il comitato stesso il quale ha già provveduto ad una documentazione fotografica.


Una domanda ci tormenta da tempo. Perchè l'assessore all'ambiente del Comune di Prato è così solerte nel sostenere gli abbattimenti, anche al prezzo di ritardare le ferie?

Non dovrebbe sacrificarsi per salvare gli alberi, piuttosto che per abbatterli?

Non avrà scelto l'assessorato sbagliato?

Faccia come Ciuoffo che difende sempre con coerenza l'avanzata del cemento!


MUNICIPIO VERDE


1 commento:

Anonimo ha detto...

Macché 30 pini, sì e no sarebbero da togliere forse solo una decina!!! Non gliene frega niente degli alberi ai nostri assessori, io li chiamerei "accettatori" ! Una cittadina disgustata