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La mer, la fin...

lunedì 27 ottobre 2008

Lettere. Finalmente, viale Montegrappa

A parte la solita polemica con i "vigilini" di Essegiemme, la segnalazione che troviamo sulla lettera pubblicata da la Nazione il 26/10 segnala un problema sotto gli occhi di tutti - quello della pericolosità di viale Montegrappa.
MV

SCRIVO prendendo spunto da un tristissimo episodio accaduto il 21 ottobre, di fronte alla mia abitazione nel viale Montegrappa. Un bambino con un cagnolino al guinzaglio stava attraversando la strada sulle striscie pedonali quando un’auto ha travolto il cagnolino, uccidendolo all’istante e provocando una scena straziante, con il bambino che urlava e si disperava sul corpo dell’animale, senza che ovviamente nessuno potesse fare niente per aiutarlo.
Al di là del fatto in sé, veramente triste, vorrei farle notare la situazione di pericolosità estrema in cui ci troviamo noi che abitiamo in questo viale, che è diventato una specie di percorso ad ostacoli, con auto parcheggiate in seconda e terza fila, e soprattutto auto e motocicli che transitano a velocità pazzesche, sia durante il giorno che durante la notte, dove il viale diventa una specie di pista di velocità. Non parliamo poi delle striscie pedonali, di cui nessun automobilista assolutamente si cura, se non per mandare al diavolo platealmente coloro i quali si avventurano ad attraversare la strada chiedendo il rispetto della precedenza al pedone.
Naturalmente, spiace dirlo, mai che si veda un agente delle forze dell’ordine a sanzionare questo o quel comportamento, quando, naturalmente, due volte al giorno vediamo i famosi «vigilini» molto solerti nel sanzionare i ’criminali’ che parcheggiano senza pagare la sosta. Gentile sindaco, questa volta è toccato ad un povero cagnolino — comunque il padrone, le assicuro, rimarrà scioccato per tutta la vita — ma poteva tranquillamente toccare al bambino stesso, che si trovava a mezzo metro dal suo cane.
Cosa dobbiamo aspettare, che ci scappi il famoso morto? Venga una mezz’ora e si faccia una passeggiata per il nostro vial
Alberto Fregoli

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