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La mer, la fin...

lunedì 27 ottobre 2008

Prato. Alla fine, ecco il "tempio" buddista

L'Italia è un paese dove si predica tanto bene, ma si razzola malissimo!
In questo contesto, è esemplare la vicenda del famoso "tempio buddista" (un "caso moschea" ante litteram, per Prato), chee si sta concludendo in questi giorni in consiglio comunale.
Negli articoli dei giornali, è brevemente descritta la vicenda, ma in sostanza l'associazione buddista della comunità cinese riuscirà a realizzare (aggiungiamo noi finalmente) un proprio centro culturale.
Ai tempi, si era schierato contro anche l'assessore alla (non)multiculturalità Frattani, ovviamente spalleggiato da chi si riempie la bocca della parola "libertà" (e lo mette anche nel nome del partito), ma guarda caso strano è sempre in prima fila per negare quella altrui.
Ci auguriamo, di cuore, che il nuovo punto di ritrovo dell'associazione buddista possa costituire un nuovo passo verso la integrazione delle comunità etniche e religiose presenti sul territorio!
MV

da Il Tirreno del 27/10/08
In consiglio il tempio buddista

Ultima tappa dell’iter per l’approvazione definitiva
PRATO. Ultimo round per il tempi buddista in piazza della Gualchierina, nei pressi di viale Galilei. Dopo l’approvazione in commissione, quasi un anno fa, il tempo arriva in consiglio comunale per l’approvazione definitiva. La svolta si è avuta nel momento in cui l’Associazione buddista della comunità cinese ha richiesto di poter organizzare attività non solo religiose, ma anche sociali, culturali e di solidarietà nell’edificio ex produttivo. nuovo. Il primo no scattò infatti per la mancanza del necessario riconoscimento legale e giuridico dello Stato italiano per le confessioni religiose, esistente attualmente per il buddismo tibetano, ma non per il culto cinese, che secondo i dati presentati dall’Associazione pratese riguarda il 90% dei cinesi presenti in città. Pur non essendoci illegittimità o incompatibilità dal punto di vista urbanistico ad accogliere la richiesta di deroga al Prg, la maggioranza della commissione decise di rinviare il giudizio alla revisione del Piano strutturale per una riflessione più ampia sulle diverse confessioni presenti a Prato. In virtù del parere l’Associazione, con sede in via Filicaia, ha modificato la propria forma e il proprio statuto trasformandosi in’associazione in attesa di riconoscimento e si è iscritta nel Registro regionale delle Associazioni di promozione sociale nel settore culturale-educativo. Il nuovo uso viene quindi inquadrato tra i servizi di interesse pubblico proposti da privati, in un immobile già destinato a funzioni pubbliche dagli strumenti urbanistici e già nella disponibilità dei proponenti.

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