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La mer, la fin...

martedì 28 ottobre 2008

Montale. Vittorie e sconfitte

Nella vicenda montalese, c'è seriamente da capire chi ha "vinto" e chi ha "perso"...
Il sindaco Razzoli sembra un po' troppo felice dell'esito... Il PD riparte subito alla carica accusando, di fatto, gli "scissionisti" e la Sinistra di aver compiuto un errore (poi di averlo capito e di aver fatto un "passo indietro"), per finire sulla tiritera del "confronto programmatico" senza "ricatti e condizionamenti".
Ma siamo proprio sicuri che ricatti e condizionamenti vengano da sinistra???
MV

da il Tirreno del 25/10/08
Il sindaco Razzoli: «Ha vinto Montale»

E ora in consiglio si apre una nuova fase di confronto democratico

Elena Lenzi rifiuta un posto in giunta Scatragli: «Questo è il mercato delle vacche»
TIZIANA GORI

MONTALE. «Ha vinto Montale»: il giorno dopo la grande paura il sindaco Piero Razzoli vuole lasciare dietro le spalle il periodo più turbolento della vita politica locale. «Si apre in consiglio comunale una fase più positiva di confronto democratico». Unico rammarico, le troppe posizioni divergenti all’interno del gruppo di centrosinistra, che permangono anche dopo il consiglio di giovedì sera.
Due sere fa, nella sala della Badia, si cercava di impedire il commissariamento del Comune dopo la mancata approvazione, nel consiglio del 30 settembre, dell’ordine del giorno sul bilancio di previsione 2008.
Ricordando, a più riprese, che il consiglio era stato convocato su sollecitazione del prefetto per verificare la presenza di dichiarazioni di voto difformi da quelle del 30 settembre, Razzoli ha detto no a Daniele Bini - che chiedeva di dare precedenza alla discussione sull’Ato - e all’integrazione all’ordine del giorno del gruppo consiliare “Per la sinistra unita”.
Dopo un intervento di Alessandro Galardini, capogruppo Pd, secondo cui non era una forzatura, a termini di regolamento, arricchire la discussione ed eventualmente emendare il punto 2 all’ordine del giorno, Elena Lenzi ha chiesto una sospensione per poter conferire con il sindaco e i capogruppo.
Le trattative sono durate 50 minuti. L’integrazione del gruppo consiliare ha subìto una modifica, pare, piuttosto sostanziosa, ma l’accordo è stato raggiunto. Elena Lenzi e gli ex assessori Daniela Accorgi e Michele Fiesoli hanno garantito il loro sì al bilancio e votato con la maggioranza.
David Scatragli, capogruppo del Pdl, ha dato del “venduto” a Razzoli. «Questo è il mercato delle vacche - ha aggiunto - La gente di Montale capirà che la sinistra a Montale è divisa. Avete retto una giunta che non vuole più nessuno».
Sulla stessa lunghezza d’onda Daniele Bini. «Non cambierò il voto, pur vedendo nel documento di Elena Lenzi alcuni punti che ho portato alla discussione del bilancio nel mese di marzo. Sembra che, pur di rimanere attaccato alla seggiola, il sindaco si attacchi a tutto».
L’ex assessore allo sport Marco Gai, Pd, ha lasciato la sala consiliare prima della votazione dell’emendamento, che è passato con 12 sì (centrosinistra e “Per la sinistra unita”) e 8 voti contrari (centrodestra e Bini). Il bilancio ha avuto 11 voti favorevoli (centrosinistra e il gruppo di Lenzi) un’astensione (Sandro Nincheri) e 8 voti contrari (centrodestra e Bini).
L’emendamento approvato chiede che venga prestata massima attenzione alla spesa e che siano ridotti al minimo i costi non indispensabili. Prima del bilancio 2009 gli assessori renderanno note le loro intenzioni su servizi educativi, diritto allo studio, attività culturali e servizi sociali, in modo da vagliare le cifre da portare in bilancio. Da novembre, inoltre, la maggioranza organizzerà una serie di incontri con la cittadinanza per spiegare le criticità del bilancio e l’incidenza delle scelte politiche del governo sul futuro degli enti locali.
«Ci era stato offerto un posto in giunta - ha detto durante il consiglio Elena Lenzi - ma non abbiamo accettato. Il nostro obiettivo è solo quello di mantenere vivo il centrosinistra».
Il giorno dopo nella voce di Razzoli rimane la soddisfazione per lo scampato pericolo. «Ho trovato un filo conduttore costruttivo in consiglio comunale. L’emendamento è uno stimolo a continuare su una strada già intrapresa. All’inizio non l’ho accettato perché era stato depositato come un altro ordine del giorno, e non era possibile discuterlo in quella forma. In forma di emendamento sì. Lenzi si è detta disponibile a confrontarsi e durante la sospensione abbiamo trovato una soluzione gradita a tutti, che ha spinto il gruppo consiliare di Rifondazione a dare il proprio voto favorevole al bilancio».
In consiglio comunale si apre una nuova fase «di confronto democratico, che può portare ad affrontare i problemi in maniera propositiva. In questi mesi ho cercato di tenere aperti tutti i contatti e di svolgere un ruolo che andasse anche al di là della mia veste politica».
Il rammarico, nel giorno in cui il sindaco si sente “pacificato” con se stesso e afferma di non voler rispondere polemicamente a nessuno, è per le posizioni divergenti all’interno del gruppo consiliare. Gai che se ne va, Nincheri che si astiene, Bini che vota contro.
E adesso? «Non siamo mai rimasti fermi. Stiamo lavorando su diverse cose: parcheggio di Fognano, passerelle, regolamento urbanistico».
Niente nuovi assessori? «No e, anzi, ne approfitto per rinnovare la mia fiducia alla giunta».

da il Tirreno del 26/10/08
Pd: «E ora al lavoro senza ricatti sul programma elettorale»

MONTALE. Soddisfazione da parte del Pd di Montale per lo scongiurato commisariamento del Comune. «Il Partito democratico - spiegano i responsabili - ritiene positivo che questa vicenda si sia conclusa in questo modo, a conferma di quanto ormai da tempo ha sostenuto: il commissariamento del comune avrebbe portato solo danni ai cittadini. coloro che avevano perseguito l’obbiettivo di far cadere il sindaco e la giunta sono stati costretti a fare retromarcia riconoscendo, di fatto, di aver compiuto un errore. Il voto espresso in consiglio comunale dimostra questo».
Il Pd non intende però alimentare polemiche e ribadisce l’impegno perché «si possa concludere positivamente il mandato in corso e si possa iniziare a lavorare per predisporre il programma per le prossime amministrative in un confronto leale all’interno del centrosinistra senza il peso di ricatti e condizionamenti».

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