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La mer, la fin...

martedì 28 ottobre 2008

Scuola. Discriminazioni e privilegi di religione.

Insegnanti di Religione.

Verdi della Toscana: "Ascoltiamo l’Unione Europea, tutto il centrosinistra si faccia promotore di una Legge laica che abolisca discriminazioni e privilegi"

Appresa la notizia che la Commissione Europea, ha recentemente espresso dubbi e inviato una serie di quesiti al Governo italiano, circa la normativa del nostro Paese sugli insegnanti di religione, che violerebbe i principi della Ue sul diritto alla non discriminazione in base al credo religioso, i Verdi della Toscana tornano a far sentire la loro voce sul tema, come del resto avevano già fatto più volte in passato.
"Per i Verdi Toscani – afferma il Portavoce Regionale del Sole che Ride Mauro Romanelli – questa è una battaglia storica, e finalmente l’Unione Europea pare darci ragione. La Legge sugli insegnanti di religione, realizzata dal precedente Governo Berlusconi, anche se applica il concordato, lede i principi su cui si basa l’Unione Europea, ovvero il diritto di ognuno a non essere discriminato per il proprio credo religioso, oltre che la Dichiarazione universale dell’Onu, richiamata dal Trattato di Maastricht: come è noto, entrambi questi accordi sono sovraordinanti rispetto anche al Dettato Costituzionale, figuriamoci al Concordato con la Chiesa Cattolica "
"In questa fase di crisi generale e di tagli dolorosissimi all’Istruzione Pubblica, è assolutamente inaccettabile il persistere di una situazione palesemente discriminatoria, per cui un normale insegnante deve farsi un vero e proprio purgatorio di anni ed anni di precariato, mentre chi è ideologicamente conforme con l’Autorità Religiosa cattolica accede subito ad un posto fisso e per di più a stipendio più alto anche di un normale insegnante già in ruolo!"
"I Verdi Toscani chiedono pertanto a tutte le forze politiche di prendere atto dei rilievi dell’Unione Europea e di lavorare alla realizzazione di una legge finalmente laica su questo tema"
"In particolare vogliamo auspicare che questo sia un terreno su cui tutto il centrosinistra possa esprimersi con chiarezza e in maniera unanime – conclude Mauro Romanelli -. Lo diciamo in particolare al Partito Democratico e a tutta l’area teodem e cattolica presente in esso: l’uso della religione come fonte di privilegio, offende in primo luogo i credenti onesti e in buona fede, e non può essere sostenuto da chi si professa cattolico democratico e milita all’interno di uno schieramento di centrosinistra. Questo è uno dei punti su cui ogni ambiguità deve essere sciolta, se vogliamo ricostruire uno schieramento di forze credibilmente alternativo alle destre"
Mauro Romanelli – Portavoce dei Verdi della Toscana

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