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La mer, la fin...

venerdì 31 ottobre 2008

Depurazione. La proposta di legge regionale

da il Tirreno del 31/10/08
La depurazione resta alla Gida

Passo avanti in Regione della proposta di legge

PRATO. La Gida potrà continuare a gestire gli impianti di depurazione industriale. E’ questo il senso della proposta di legge regionale approvata a maggioranza da parte della commissione Territorio e ambiente, in vista del 31 dicembre, data di scadenza delle concessioni di affidamento del servizio di depurazione di acque industriali. La legge, che dovrebbe andare in consiglio entro una decina di giorni, prevede che saranno le Autorità di ambito, e non più i Comuni, ad occuparsi degli atti di affidamento delle gestioni degli impianti di fognatura e depurazione di acque reflue industriali di proprietà pubblica. E potranno prorogare la scadenza degli affidamenti in essere se la specificità delle situazioni lo richiede per garantire economicità, efficacia ed efficienza. In pratica la proposta di legge riconosce implicitamente, come vuole la normativa nazionale, che la depurazione industriale rientra nel servizio idrico integrato e allo stesso tempo garantisce l’attuazione degli accordi e il proseguimento delle gestioni in essere, in attesa di una nuova legge nazionale che a breve interverrà di nuovo sulla materia.

«Viene riconosciuta la specificità delle depurazioni industriali nei distretti, come quello di Prato - spiega il consigliere regionale del Pd, Fabrizio Mattei - di Santa Croce e di Capannori - con una gestione degli impianti di proprietà pubblica che fanno capo a consorzi misti pubblico industriali. E da qui la deroga concessa». Questa separazione, all’interno dell’unico ciclo delle acque, dovrebbe rassicurare gli industriali che erano preoccupati da un possibile aumento delle tariffe, e allo stesso tempo i cittadini che non vedranno ricadere su di loro i costi delle depurazioni industriali. Il quadro degli impegni sottoscritti per l’adeguamento dei sistemi depurativi prevede investimenti pubblici e privati pari a 29 milioni nel distretto tessile di Prato, 98 milioni nel conciario di Santa Croce, compreso il Polo Piaggio a Pontedera, 37 milioni nel cartario di Capannori.

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