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La mer, la fin...

mercoledì 29 ottobre 2008

Rifiuti. Un'altra politica è possibile.

Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Inutile precisare che condividiamo questo documento, anche in chiave elettorale e di programma. MV


Anche nell'area metropolitana Firenze/Pistoia "UN'ALTRA POLITICA SUI RIFIUTI" è possibile!


In Toscana la raccolta differenziata è passata dal 33,42% al 33,77% (in queste percentuali c'è anche quella delle imprese, perché quella delle famiglie è molto più bassa): insomma, nel 2007, c'è stato un aumento dello 0,35% (continuando di questo passo... l'obbiettivo del 65% entro il 2012 sarà realizzato nel 2112). Con un impegno serio e coerente (di Regione, Province, Comuni, Ato e loro aziende), sarebbe possibile (in 5 o 6 anni) superare il 65% e non sono necessarie ulteriori "sperimentazioni": è dimostrato che, per una R.D. spinta e di qualità, è fondamentale la scelta del sistema "porta a porta" e Claudio Martini ha riconosciuto che «Non ci sarà nessun costo aggiuntivo a carico delle famiglie, all’inizio è probabile un costo maggiore per l’azienda che gestisce il servizio, ma alla fine i vantaggi saranno notevoli, perché i rifiuti da mandare in discarica saranno molti meno» ed ha assicurato un impegno finanziario della Regione di 25 milioni di euro l'anno, a partire dal 2009 (vedremo se, nel Bilancio Preventivo 2009 della Regione, conferma o smentisce questo impegno). Per portare la raccolta differenziata al 65% entro il 2012 sono necessarie tre scelte:

1) Nel corso del 2009, in tutto l'Ato dell'area metropolitana, deve essere fatta un'immediata riorganizzazione degli attuali servizi di raccolta dei rifiuti, separando in modo generalizzato i "rifiuti organici" da quelli "secchi". E' una scelta fattibile in alcuni mesi (mettendo i cassonetti per i rifiuti organici dove ancora non ci sono) perché basta separare i rifiuti per tre componenti: in un sacchetto(biodegradabile) si conferiscono gli scarti da cucina e tutti i residui umidi e putrescibili, nell'altro i rifiuti domestici solidi e nell'ultimo i rifiuti di carta(di conseguenza, nelle discariche e negli inceneritori esistenti andrebbero solo rifiuti secchi non putrescibili).

2) Costruire gli impianti necessari per recuperare/riciclare i "rifiuti secchi" e quelli "organici" è possibile in tempi molto più rapidi di un inceneritore: la prima urgenza è dare una soluzione positiva(di salvataggio, ma anche di ristrutturazione e di sviluppo) alla Recoplast di Agliana(vedi esempio del "Centro Riciclo Vedelago", dove vengono trattati i rifiuti secchi di 800.000 abitanti).

3) Approvare un Progetto per realizzare la raccolta differenziata "porta a porta" in tutto l'Ato dell'area metropolitana, sapendo che (per realizzarlo in modo generalizzato in un'area metropolitana così vasta) sono necessari diversi anni e quindi si tratta di iniziare utilizzando i 25 milioni di euro annuali della Regione Toscana(e quelli aggiuntivi di Province, Comuni e loro aziende).Il Pd, nelle sue Conferenze Programmatiche, ne parlerà e deciderà una diversa politica sui rifiuti?
Giuliano Ciampolini

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