TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

sabato 27 dicembre 2008

Prato. Bufere, e non di vento...

Ora... per quanto si possa trovare per certi aspetti un po' esagerata la forma della protesta messa in atto dai consiglieri comunali che ormai fa comodo chiamare di "Sinistra radicale" (se non ricordiamo male c'era però anche Zazzeri... iscritto al PD...), insieme a Taiti (che se non ricordiamo male, è stato anche candidato del centrodestra...), le ragioni erano assolutamente valide e condivisibili.
Ovviamente, c'è chi da un ragionamento laico, vuole tirar fuori per forza conclusioni esagerate, per il gusto della polemica fine a se stessa.
Quindi, da parte nostra, totale solidarietà ai cinque consiglieri, ed un solo spunto di riflessione: la prossima volta, invece che mettere il Buddha nel presepe, fate svolgere in comune manifestazioni religiose buddisthe e musulmane, accanto al presepe... Sarebbe interessante vedere le reazioni!

Il Sorcio Verde
per Municipio Verde


da la Nazione del 27/12/08
Presepe contestato in Comune Bufera sui consiglieri ‘indignati’

ANCORA polemiche sul presepe in palazzo comunale che, nella seduta dell’antivigilia di Natale ha scatenato l’«ira funesta» di quattro consiglieri della Sinistra radicale e di Massimo Taiti, che hanno abbandonato l’aula in segno di protesta, sostenendo che «il Comune è la casa di tutti i cittadini, cattolici e non». Sulla vicenda è intervenuta l’Azione cattolica con una lettera aperta alla città. «Quella sul presepe nell’andito del palazzo comunale — scrive l’associazione — è una polemica sterile, becera e priva di fondamento. Sono decine e decine le amministrazioni comunali, di qualsiasi colore politico, che trovano “normale” realizzare un presepe nelle sedi istituzionali. Si è detto anche che era inopportuno introdurre un simbolo religioso come il presepe in una sede che è per sua natura laica. Vogliamo allora ricordare a qualche distratto consigliere che, proprio nel salone del consiglio, dove si è tenuta l’accesa discussione sulla legittimità dei simboli religiosi in Comune, campeggia un affresco del primo Quattrocento che raffigura la Madonna col bambino fra i santi Giovanni Battista e Stefano, patrono della nostra città. Sono quindi quasi sei secoli che Gesù osserva divertito le interessanti discussioni del consiglio...». La lettera dell’Azione cattolica si chiude con questa riflessione: «Nessuno nega il diritto al rispetto dei sentimenti religiosi di tutti coloro che vivono qui e che appartengono a culture e tradizioni diverse. Se poi c’è una festa, che pur di fronte a un processo di secolarizzazione, ancora è viva per i valori che essa rappresenta è proprio la festa del Natale».
Di analogo tenore le riflessioni di Giorgio Silli, coordinatore comunale di Forza Italia. «La protesta dei cinque consiglieri comunali — ha detto — secondo me è proprio sbagliata. Stando a quanto hanno dichiarato, si dovrebbe quindi imbiancare gli affreschi, smembrare le cappelle o le chiese che si trovano all’interno di numerosi palazzi comunali d’Italia, o addirittura, dipingerci altre divinità venerate da fedeli di altre religioni. Ma il punto politico è un altro: cosa ne penserà il Pd? Il vice sindaco Bencini, ad esempio, si è detto indignato per il comportamento di questi consiglieri. Come farà la componente cattolica dei Democratici a ‘imparentarsi’ con la sinistra radicale alle prossime amministrative? Il presepe non è che solo una delle mille questioni sulle quali le divergenze fra centrosinistra e sinistra estrema sono enormi — ha concluso —: tale alleanza renderebbe questa città, già governata in maniera pessima, ancor peggio governabile».
Infine, è all’insegna di una caustica ironia il parere di Massimo Calissi, ambientalista e presidente del centro di Galceti. «E’ parecchio strano — ha commentato — che gli stessi consiglieri che hanno abbandonato l’aula non si siano indignate allo stesso modo per il presepe il giorno precedente, in occasione del rinfresco offerto dal Comune. Hanno mangiato e bevuto tranquilli al buffet, stavolta benevolo e benvoluto anche da questi formidabili esponenti del mondo libertario. C’ero anch’io ed ho mangiato anch’io, ma diversamente da loro porto rispetto verso qualsiasi fede o tradizione».

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