TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

martedì 30 dicembre 2008

Prato."Non gioco più, me ne vado..."

Eh si... Talmente straordinarie che il suo stesso partito lo ha silurato (ci mancherebbe, non solo per questo...). Via, però... ora sarebbe come sparare sulla Croce Rossa...
Ma.. il problema nello "schieramento" sulla "aggressione" alla illegalità si chiama forse Milone? Oppure ci sono altri nomi e cognomi che dobbiamo sapere?
Certo, qualcuno glielo poteva anche chiedere perché se lo è tenuto in giunta fino alle sue dimissioni... e potremmo chiederlo anche al famoso "schieramento"... MV

da la Nazione del 30/12/08
Il sindaco: «Dal Comune risposte straordinarie»

IL SINDACO non ha dubbi: «Prato sta vivendo una fase molto difficile, ma oggettivamente le risposte dell’amministrazione sono state straordinarie». Lo ha detto e ripetuto ieri mattina, nella tradizionale conferenza stampa di fine anno con la giunta (nella foto), l’ultima per lui. Ha fatto un lungo elenco di cose fatte e di progetti in cantiere, Romagnoli, usando sei volte l’aggettivo «eccezionale» per descrivere i risultati conseguiti. Un parere legittimo, sul quale però tanti non saranno d’accordo e non solo nell’opposizione.

HA DETTO che gli investimenti sono stati in media di 60 milioni di euro all’anno, con uno sviluppo di altri 200 nel prossimo triennio, di cui 65,5 nel 2009. «Dal 2004 — ha aggiunto — la spesa sociale è cresciuta di oltre cinque punti, passando dal 19.3 al 24.6%, con una media annua, di 30 milioni di euro». Poi il nodo illegalità: «Abbiamo aggredito la questione, con qualche problema nello schieramento che sorregge la giunta, anche rispetto alla specifica situazione pratese di illegalità economica. L’esito di questa volontà sono i due patti per Prato sicura siglati col governo, la cui efficacia è stata attestata anche dal sottosegretario Mantovano».

COME nelle ultime conferenze stampa di fine anno, ha parlato dell’ex Banci — «è già accertata la disponibilità finanziaria» —, dei lavori per la seconda tangenziale, dei nuovi lotti della Mezzana-Perfetti-Ricasoli, della Prato-Signa. Poi l’impegno sull’edilizia scolastica: otto le nuove scuole e cinque quelle ampliate, per una spesa di oltre 19 milioni. Ha ricordato le nuove regole per l’urbanistica (meno case al posto delle fabbriche), il lavoro per la variante al prg, i 26 milioni spesi per le infrastrutture a partire dai sottopassi e la manutenzione stradale «con 120 cantieri aperti» (ma ancora tante buche da tappare). Investimenti, ha detto il sindaco, «avvenuti senza frugare nelle tasche dei pratesi, con tasse e tariffe cresciute meno dell’inflazione, nonostante risorse declinanti per i tagli ai Comuni».

TUTTO ciò è stato possibile, ha aggiunto, «perché abbiamo messo i conti a posto, con un indebitamento ridotto e una spesa corrente praticamente ferma, con un duro lavoro sul bilancio in cui si è cimentato il vice sindaco Bencini». In chiusura solo una battuta sul secondo mandato che non ci sarà: «Mi è stato chiesto di fare il sindaco e l’ho fatto con grande impegno. Ora non c’è più bisogno di me e torno al mio lavoro, soddisfatto di quanto fatto e senza amarezza».


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