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La mer, la fin...

domenica 24 maggio 2009

Prato. Previsioni del tempo: si preannuncia cemento...

Dalla "mappa" presentata, siamo in attesa dell'''ennesima colata di cemento nelle frazioni, già ora ridotte spesso a poco più che dormitori... Altro che riqualificazione!
MV

da la Nazione del 24/05/09

Piano casa: ecco dove si può ampliare
Domani delibera in consiglio per l’aumento del 20%. La mappa zona per zona
di LEONARDO BIAGIOTTI
CONTO ALLA rovescia per il piano casa. Dopo che la Regione ha approvato la legge che applica le direttive del governo, domani il Comune, con un consiglio straordinario convocato d’urgenza per approvare la variazione di bilancio che sbloccherà i soldi per la mostra dell’Ermitage, dovrebbe dire sì anche alla delibera che ‘applica’ al territorio pratese quanto previsto dalla norma regionale. Soprattutto, oltre a ribadire chi potrà ampliare la propria casa, il provvedimento preparato dall’assessore all’urbanistica Stefano Ciuoffo stabilisce dove sarà possibile attivare un cantiere, attraverso una mappa dettagliata del territorio comunale.

DETTO CHE le aree agricole fuori dal perimetro urbano sono tutte idonee ad interventi di ampliamento, anche se bisogna rispettare certi parametri, il discorso diventa più complicato nella cerchia urbana. Guardando la cartina preparata dall’assessorato si nota che si accendono macchie di colore, che significano via libera ai cantieri, soprattutto nelle frazioni (anche se non nelle parti centrali), mentre in città le zone sono più ristrette. Prima di dare un’occhiata alla mappa serve poi una premessa: le case si potranno ampliare del 20% fino ad un massimo di 70 metri quadri (saranno detratte le superfici condonate), purché si tratti di edifici grandi fino a 350 metri mono o bifamiliari, anche a schiera, o di appartamenti in piccoli condomini (sempre fino a 350 metri), purché ci sia l’autorizzazione dello stesso condominio.
Rispettati questi limiti, potranno cominciare i lavori i residenti di Santa Lucia e Villa Fiorita nella parte nord della città, mentre nella zona nord-ovest il piano casa si può applicare a San Paolo, nell’area dei Ciliani, a Chiesanuova, a Maliseti, Viaccia, Narnali, Galciana, Capezzana. A sud ovest invece il via libera vale a Vergaio, nella parte esterna del paese di Iolo, a Sant’Ippolito.

POI C’È LA circoscrizione sud, dove gli interventi di ampliamento potranno essere effettuati soprattutto nelle aree di espansione delle frazioni di Paperino e San Giorgio, a Tavola, ma non nel cuore del paese, e lungo la zona di via Roma. Nel quartiere est sono inserite fra le zone ‘colorate’, quindi dove è possibile applicare la normativa, sia Mezzana che la Castellina, La Pietà e anche la frazione della Macine.
Per quanto riguarda le principali esclusioni, pochi interventi saranno possibili invece su viale Galilei o viale Montegrappa, mentre restano completamente fuori il centro storico, via Pistoiese e il Macrolotto zero e tutto l’asse viario lungo via Zarini. In più sono esclusi tutti gli edifici ritenuti di valore storico, architettonico o culturale, soggetti a restauro o risanamento conservativo o vincolati.

A PROPOSITO di esclusioni, in base allo studio dell’assessorato saranno pochissimi gli immobili pratesi che si potranno demolire e ricostruire con un incremento del 35% della superficie, «un’occasione persa — sottolinea l’assessore Ciuoffo — perché si poteva prevedere la possibilità di demolire e poi far ricostruire da un’altra parte consentendo così al Comune di recuperare spazi pubblici». In ogni caso il piano casa varato dalla Regione per Ciuoffo «può fare bene alle piccole e medie imprese locali che potrebbero anche creare nuovi posti di alvoro» grazie all’impulso dei cantieri.

RESTANO DA ricordare altri due paletti importanti: possono essere ampliati soltanto gli edifici regolarmente accastati al 31 marzo 2009, mentre la Dia per l’inizio dei lavori deve essere presentata obbligatoriamente entro il 31 dicembre 2010, a partire da giugno. Inoltre nei cinque anni successivi alla comunicazione di fine lavori devono rimanere invariate la destinazione abitativa e il numero delle unità realizzate con l’intervento.

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