TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

domenica 31 maggio 2009

Prato verso le amministrative. il PDL sul nuovo ospedale

Certo, detta dagli alfieri della privatizzazione della sanità pubblica - quali sono i partiti del centrodestra nostrano - nonché tagliatori folli di risorse al sistema sanitario, la critica sa veramente di molto elettorale.
Però coglie dei punti oggettivamente preoccupanti, nel progetto del nuovo ospedale, che dovrebbero far riflettere se messi a confronto con le attuali condizioni della struttura.
Per certo, il problema della sanità pratese non è solo nel numero di posti letto, ma anche - forse soprattutto - nella riorganizzazione del complesso dei servizi, a partire dal pronto soccorso e dalla guardia medica, per non parlare delle criticità della vallata: di certo, non ci sembra molto funzionale un investimento così ingente per trovarsi pure ad un dimensionamento inferiore, in una provincia che comunque conta quasi duecentocinquantamila abitanti. In provincia di Arezzo, giusto per fare un paragone, con poco più di trecentomila abitanti (anche se in un territorio molto più vasto) insistono, se non ricordiamo male, almeno tre/quattro presidi ospedalieri...
Sarebbe cos' scandaloso, quindi, ipotizzare - a fianco della nuova struttura - la realizzazione di due presidi più piccoli, ma funzionali, ad esempio in vallata e "a sud" della provincia?
Meditiamo...
MV

da la Nazione del 31/05/09
Pdl contro il nuovo ospedale «Nasce già vecchio e limitato»

Meno 250 posti letto e stanze più piccole della media
POSTI LETTO insufficienti, camere come cubicoli con poco spazio ‘vitale’ non solo per i pazienti ma anche per le apparecchiature tecnologiche, un incolmabile ritardo di 7 anni e 14 milioni di euro che mancano all’appello per risarcire gli espropriati . Sono i limiti patologici del nuovo ospedale secondo il Pdl. E non gli unici. Ad Alberto Magnolfi, capogruppo di Forza Italia-Pdl in Regione non è andato giù soprattutto il rinfresco per la consegna dell’area: «Nessuna parola sul ritardo spaventoso di 7 anni che ha immobilizzato fondi stanziati nel 2002 ed è costato ai contribuenti più del dovuto, così come saranno necessari altri 14 milioni di euro per far fronte alle indennità d’esproprio. Soldi che non ci sono e non sono stati previsti a bilancio. Chi li paga? Non si può votare chi non fornisce risposte di questa portata». Riccardo Mazzoni, coordinatore provinciale del Pdl ha presentato un vero e proprio ‘libro bianco’ con numeri e cifre del nuovo e «già vecchio» ospedale. Dai posti letto (450 contro i circa 690 attuali) ai metri quadrati a disposizione per ogni paziente (100 contro la media nazionale di 148), dalle camere di terapia intensiva (3x3 metri contro 5x5) alla degenza media di appena 5 giorni fino alla «pericolosa promiscuità» in cui si verranno a trovare pazienti di diverse tipologie. Cardiopatici, traumatizzati, casi neurologici, uno accanto all’altro con lo stesso personale con problemi di infezioni e agenti patogeni. «Inoltre, tra 18 nuovi ospedali o in corso di edificazione, Prato è il più piccolo d’Italia, sia rispetto alla popolazione sia come dimensioni», prosegue Mazzoni. Filippo Bernocchi, vice-coordinatore provinciale Pdl, sottolinea: «Questa città è rimasta bloccata per 20 anni e anche quando si decide di costruire qualcosa di nuovo lo si fa in ritardo e con una cattiva gestione. E’ ancora incerto il destino dell’area del Miserciordia e Dolce. L’attuale ospedale dovrebbe diventare una casa per lungo degenti, il cosiddetto ospedale di comunità. Ma quanto costerà?». «Ai limiti strutturali si aggiungono — conclude Magnolfi — quelli delle mancate risposte dell’amministrazione sul sistema per intensità di cura che vede contraria la maggioranza dei medici e di fatto annulla le eccellenze e le specializzazioni, della mancata programmazione di adeguati servizi sul territorio per la continuità di cura per cui, ripeto, c’erano 7 anni di tempo passato invano tra le lacune della Società della salute che ha prodotto solo parole e nessun fatto. Senza contare quei festeggiamenti con foto di gruppo, immotivati per una struttura che costerà all’Asl 4 un canone annuale di 56 milioni di euro più Iva per 20 anni. Brindisi che suonano come prese in giro per gli elettori».
E.D.

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