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La mer, la fin...

martedì 26 maggio 2009

Prato verso le amministrative. Chi si rivede...

Dopo un lungo silenzio, si rifà vivo uno dei grandi vecchi della politica pratese, l'uomo che volle fortissimamente volle Abati e si ritrovò con Carlesi... Tutto da leggere....
MV

da la Nazione del 26/05/09
«Pd partito della legalità Centrodestra senza idee»

Giacomelli a Mazzoni(Pdl): «La legge Martini? Umana»

ONOREVOLE Giacomelli, il coordinatore del Pdl ha definito il Pd il partito dei clandestini dopo la proposta di legge di Martini che prevede assistenza sanitaria e non solo...
«Il Pd è il partito della legalità, che è prima di tutto umanità verso la persona indipendentemente dalla sua condizione. Mi meraviglia che un esponente così importante del centrodestra arrivi fino a questo per coprire un evidente vuoto di idee».
Meno male che Mazzoni ha detto di stimarla.
«La stima personale è reciproca, ma lui deve nascondere col mestiere l’ennesima delusione, cioè che il governo Berlusconi ha detto no alle richieste del distretto e si appresta a respingere in Parlamento anche la mozione che abbiamo firmato qui insieme a Franceschini con le richieste della città. Il centrodestra cerca di nascondere il vuoto di risposte scatenando paure e istinti».
Quindi secondo lei la proposta di Martini non creerà altri problemi a Prato?
«Si basa su un principio: chiunque si trovi in una situazione in cui rischia la vita deve essere aiutato a superare il rischio. Davvero il centrodestra si sente di dire che è giusto il contrario?».
Allora nessuna invasione?
«No. Del resto l’aumento degli immigrati l’ha portato la Bossi Fini. Non è con parole roboanti che si governa il fenomeno. E’ stato il governo Prodi, per primo, ad attuare i respingimenti, senza controversie e senza dichiarare guerra all’Onu, perché ha rispettato i diritti della persona e della dignità umana».
Non pensa che la proposta, in un momento come questo, possa trasformarsi in boomerang per Carlesi e Gestri?
«Non credo. E’ un boomerang solo nella propaganda della destra, ma il principio è condiviso da tutti. Cavalcando le paure e gli istinti della pubblica opinione forse si può guadagnare un punto percentuale ma non si governa un paese e nemmeno una città complessa come questa. Piuttosto Prato in tutte le sue espressioni ha formulato domande precise: qual è la risposta del governo Berlusconi? Oltre al colore rosa dei manifesti, cosa porta Cenni di concreto? Ancora una volta un no del governo».
Però sull’immigrazione qualche errore il centrosinistra l’avrà pur fatto, se è vero che i sondaggi la indicano come primo problema e che qui ha sempre governato una parte sola.
«Il problema non è chi ha sbagliato e chi no, i problemi sono la crisi del lavoro e la violenza dei fluissi migratori. Le difficoltà le conosciamo tutti, la diversità sta nel governarle. Bisogna affermare la legalità, non mettere i poveri l’uno contro l’altro. A Prato ci sono 3500 badanti, con la legge sulla clandestinità il 50% diventa fuorilegge: invece di pensare a questo e alle ronde, la destra pensi a dare più soldi alle forze dell’ordine. Non dimentichiamo che il centrosinistra e il governo Prodi hanno firmato il patto per la sicurezza che ha dato ottimi risultati.Non è impossibile risolvere certi problemi, ma l’azione a volte è meno eclatante delle parole».
Perché scegliere il centrosinistra?
«La destra non ha presentato progetti concreti. La città ha espresso bene attese e richiese per ripartire: legalità e lavoro. Noi le abbiamo fatte nostre firmando una mozione parlamentare. E’ stato significativo che i due candidati siano partiti da una ditta, un modo per ribadire l’identità profonda di Prato, il rispetto della legge e delle regole, l’etica del lavoro».
Mazzoni pensa di no, ma Carlesi ha lo spessore per rilanciare la città?
«Con Carlesi e Gestri costruiremo una risposta all’altezza delle aspettative».
Cosa resterà di questa campagna elettorale?
«La consapevolezza che Cenni è un ottimo imprenditore».
Leonardo Biagiotti

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