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La mer, la fin...

lunedì 24 marzo 2008

Ex-Banci, i progetti sono due.

Mentre il documento sulla Variante alla Declassata arriva in Regione, dove avverrà una discussione, speriamo approfondita e sincera, giunge finalmente la notizia che di progetti per l'area ex-Banci ce ne sono due.
Il primo è stato partorito dall'Ufficio di Piano per l'Assessorato all'Urbanistica, il secondo è stato commissionato da Consiag, proprietario dei terreni, alla partecipata Urban.
Al di là delle questioni finanziarie che vedono un costo complessivo di queste attività di studio e progettazione sulla Variante che si aggira intorno al milione di euro, ci interesserebbe sapere quali sono le differenze fra i due master plan.
L'Assessore Ciuoffo è vago e laconico. Da una parte dichiara che il lavoro di Urban è utilissimo, dall'altro dice di non vedere sostanziali differenze fra i due progetti.
Quello che invece sappiamo in base ad indiscrezioni giornalistiche è che vi sarebbe già una forte opposizione dell'assessorato nei confronti delle idee partorite da Urban.
Qualche giorno fa, in un commento su questo blog, il coordinatore del comitato per la Città Etrusca, Francesco Fedi, ci ricordava il grande valore storico e architettonico dell'ex fabbrica che rappresenta per la città uno spaccato importantissimo della sua storia di città laniera e il meglio dell'impegno imprenditoriale di coniugare il profitto al benessere sociale dei lavoratori e dei cittadini in genere. Sia o no stata costruita da grandi firme dell'architettura europea degli anni cinquanta o semplicemente da comuni intelligenze di architetti che hanno saputo prendere il meglio del loro tempo, poco importa. La cosa che ci deve far riflettere è la bellezza di un edificio che tra le altre cose è circondato da un'area verde utile e di pregio.
Siamo già qui a farci la prima domanda. Visto che le informazioni che filtrano danno per scontato che nel progetto dell'ufficio di piano non verrebbe recuperato quasi niente del vecchio edificio, che cosa prevede il progetto Consiag -Urban in merito al recupero del vecchio stabilimento?
Si sa che è proprio ad Urban che sono stati affidati, dal Consiglio Comunale, gli studi relativi alle attività produttive e funzionali per l'area in questione. Una copia di questi studi riuscirà a giungere sul tavolo dei consiglier comunali per consentire una vera e pubblica discussione?
Oppure accadrà come nel caso della Multisala di Capezzana, dove gli studi preliminari di fattibilità son0 stati commissionati e poi messi da parte?
In questo dualismo, solo sulla carta stimolante ma in realtà decisamente costoso, cosa ne guadagnerà la città, la circoscrizione sud, il lavoro, l'ambiente?
La nostra sostanziale avversione all'idea del centro espositivo, che servirebbe ad accogliere la seconda scelta di Firenze in quel settore, non restituendo alla città neppure le spese e attraendo finanziamenti che sarebbero necessari per ben altro, non deve farci disinteressare di questa fase.
L'applicazione di un progetto oppure di un altro può cambiare moltissimo il futuro, soprattutto quando in un secondo tempo si dovessero variare o rendere flessibili le funzioni del complesso.
Anche l'estensione del verde pubblico è un punto per noi prioritario e se la continuità del parco dovesse richiedere l'interramento di un pezzo in più della declassata, noi saremmo d'accordo.
Vedremo nei prossimi giorni se il presidente di Consiag Paolo Abati farà un passo avanti con in mano il progetto Urban; in tal caso sarà assai interessante un confronto. Altrimenti il master plan potrebbe anche finire la propria vita in un cassetto dell'assessorato. E sarebbe un sequestro...

Municipio Verde

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