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La mer, la fin...

mercoledì 12 marzo 2008

Ambiente, territorio e beni comuni nel programma de La Sinistra - l'Arcobaleno

In occasione della festa della Donna, abbiamo pubblicato la parte del programma elettorale relativa ai diritti civili.
Oggi, pubblichiamo una parte che ci sta altrettanto a cuore: quella relativa all'ambiente!

Municipio Verde

La riconversione ecologica della società e dell’economia è la strategia che informa il programma de La Sinistra l’Arcobaleno. È oggi necessaria per declinare un nuovo paradigma dello sviluppo non più basato sull’idea quantitativa della crescita, ma sulla qualità.

Il clima determina le condizioni di vita sul Pianeta, le sue variazioni casuate dalle attuali economie, colpiscono tutti ed in particolare i più poveri del mondo. La questione del clima è dunque questione generale, politica, economica e sociale.
Contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici è fondamentale per garantire una speranza di futuro. Senza adeguate misure, alle sanzioni da parte della Commissione Europea, si aggiungeranno i rischi certi per la salute delle popolazioni e per l’ambiente.
La Sinistra l’Arcobaleno è impegnata per la piena e completa attuazione delle misure previste dal Protocollo di Kyoto, che è per noi la base di partenza per raggiungere gli obiettivi posti dall'Unione Europea per contrastare gli effetti del cambiamento climatico: entro il 2020 almeno il 20% dell’energia primaria dovrà essere prodotta con fonti rinnovabili, le emissioni in atmosfera dovranno essere ridotte di un altro 20% e ancora un 20% è il risparmio di energia da ottenere attraverso un ampio recupero di efficienza energetica.
Per raggiungere questi obiettivi è necessario un profondo cambiamento del nostro sistema energetico e ambientale che, partendo dalla conferma del no al nucleare, progetti e realizzi la progressiva fuoriuscita dall’uso dei combustibili fossili, a partire dal carbone e dal petrolio, usando il gas naturale come combustibile di transizione verso lo sviluppo delle fonti rinnovabili. La Sinistra l’Arcobaleno si propone di eliminare definitivamente la truffa del CIP/6 e il tentativo in atto di continuare a finanziare gli inceneritori con le risorse destinate alle fonti rinnovabili. Al contrario propone di affrontare una priorità: un grande piano energetico nazionale fondato sulle fonti rinnovabili, in particolare promuovendo il solare, anche attraverso il proseguimento del Conto energia, e sostenendo la ricerca e gli interventi a favore delle fonti rinnovabili e del risparmio energetico.
Proponiamo una grande investimento pubblico: pannelli solari su tutti i tetti delle case e dei condomini. Un grande piano che permetterebbe risparmio energetico, diminuzione dell’inquinamento, qualità nell’uso delle tecnologie avanzate, nella ricerca e nell’innovazione, con la creazione di circa 100mila nuovi posti di lavoro.
Anche la lotta agli inquinamenti atmosferico luminoso e acustico è una priorità per la prossima legislatura, aggiornando norme, piani e misure.

1. L’ACQUA COME BENE COMUNE
L’acqua è un bene comune e un diritto fondamentale per la vita e la salute di tutti gli esseri viventi. La Sinistra l’Arcobaleno propone che sia davvero gestita come pubblica.
Sono necessari importanti investimenti nei controlli degli usi, nell’ammodernamento delle reti, nel garantire l’accesso a tutti, in particolar modo nel Mezzogiorno e nelle aree a rischio di desertificazione.
Proponiamo perciò la ripubblicizzazione dei servizi idrici ed investimenti adeguati per la messa in efficienza e la manutenzione della rete, in particolare nel Mezzogiorno e nelle aree a rischio desertificazione.
Per questo La Sinistra l’Arcobaleno condivide la proposta di legge di iniziativa popolare depositata in Parlamento e presentata dai movimenti per l’acqua pubblica e la sosterrà nella prossima legislatura.
Punto ineludibile sarà il conseguimento di obiettivi certi di risparmio idrico.

2. RISPETTARE IL TERRITORIO, I CITTADINI E LA LEGALITÀ
La sicurezza dei cittadini passa innanzitutto per la sicurezza del territorio e la difesa del suolo. Vogliamo promuovere la democrazia ecologica, attraverso una corretta pianificazione pubblica e una legge che garantisca la partecipazione dei cittadini alle scelte.
La Sinistra l’Arcobaleno propone una legge quadro sul governo del territorio che abbia come obiettivo di fermare il consumo del suolo secondo gli indirizzi definiti nella proposta già depositata nella scorsa legislatura. Per una efficace lotta all'abusivismo vogliamo realizzare un corretto assetto del territorio e bandire definitivamente i condoni edilizi.
Proponiamo, inoltre, una decisa politica di conservazione e ripristino del paesaggio, che è la più grande risorsa a rischio del nostro Paese.
I tantissimi comitati presenti nel territorio richiedono rispetto dell’ambiente e della legalità, spesso violata, come dimostra il record negativo di infrazioni alle direttive europee.

3. TUTELA DELLA BIODIVERSITÀ
L’Italia è il paese europeo con la maggiore biodiversità, ma rischia di perderla per l'azione dell'uomo e per i cambiamenti climatici. La Sinistra l’Arcobaleno propone una Strategia nazionale di attuazione della Convenzione sulla Diversità biologica. In particolare, chiediamo la piena applicazione delle Direttive comunitarie Habitat e Uccelli e della legge 157 del 1992 con l'estensione del regime di tutela alle specie in diminuzione.

4. IL MARE E LA MONTAGNA
Proponiamo di rilanciare la difesa del mare e una legge a tutela delle coste.
La salvaguardia degli ecosistemi montani e delle economie non invasive che li hanno garantiti è parte integrante di un consapevole agire sugli equilibri di ciclo delle acque e del clima.

5. LE “GRANDI OPERE” DI CUI IL PAESE HA BISOGNO
Noi riteniamo che siano necessari grandi investimenti sulla qualità ambientale, che queste risorse siano volano di una diversa qualità dello sviluppo e per una buona e duratura occupazione. Con l’obiettivo di migliorare i servizi ai cittadini ed alle cittadine, per restituire qualità alle nostre città, per muoversi meglio ed in libertà.
La Sinistra l’Arcobaleno propone di intervenire con queste priorità:
• La messa in sicurezza dal rischio sismico e idrogeologico, la difesa del suolo;
• Un’altra politica dei rifiuti in coerenza con le direttive comunitarie, non incentrata sull’incenerimento ma fondata sulla riduzione all’origine, sulla raccolta differenziata capillare e sul riciclaggio impostato come importante filiera di recupero di materia.;
• Un piano per migliorare i servizi di trasporto per i pendolari e le città, dove il traffico continua a crescere. Si tratta di realizzare nuovi chilometri di reti metropolitane e tranviarie, servono mezzi di trasporto pubblici con energia pulita e servizi innovativi per la mobilità sostenibile. Nei prossimi 5 anni occorre acquistare 1000 treni per i pendolari e investire sulle reti ferroviarie urbane.
• Proponiamo di superare la legge obiettivo, potenziando la procedura di valutazione di impatto ambientale, per far decidere comuni ed istituzioni locali su progetti che li riguardano e selezionare le opere con criteri sostenibili ed ambientali
• Vanno abbandonati definitivamente progetti inutili o devastanti come il Ponte sullo Stretto, il Mose a Venezia, la TAV in Val di Susa. Pensiamo, al contrario che occorra darsi altre priorità come la sistemazione dei nodi ferroviari urbani, la rete obsoleta del Mezzogiorno, potenziare i valichi alpini, partendo dall’adeguamento e dal miglior utilizzo delle ferrovie esistenti.
• Bisogna investire nell’adeguamento delle strade statali esistenti invece di costruire nuove infrastrutture, come per esempio l’Autostrada della Maremma e destinare risorse e regole per promuovere la sicurezza stradale e ridurre mortalità ed incidentalità sulle nostre strade.
• Nel campo del trasporto merci, serve sostenere, con regole, tariffe ed incentivi, lo sviluppo del cabotaggio e delle vie del mare, della logistica, intermodalità e del trasporto ferroviario, da adottare con criteri sostenibili e di riduzione dell'inquinamento.

6. CHI INQUINA PAGA
La Sinistra l’Arcobaleno propone norme specifiche sul danno ambientale e la lotta contro ogni forma di inquinamento, contro le ecomafie e per l’introduzione dei reati ambientali nel codice penale, comprese le attività criminose delle zoomafie.

7. DIRITTI DEGLI ANIMALI
La Sinistra l’Arcobaleno propone di inserire il rispetto della dignità degli animali e la tutela della biodiversità nella Costituzione e riconoscere la loro natura di esseri senzienti nel Codice Civile. Daremo piena attuazione alla normativa comunitaria e nazionale per il benessere degli animali. Proporremo norme contro la reclusione e lo sfruttamento degli animali negli zoo, nei circhi, negli acquari e nei delfinari con la creazione di strutture per l'accoglienza di quelli sequestrati o in difficoltà. Ci batteremo per la piena applicazione della legge sul randagismo con priorità per le campagne di sterilizzazione e di adozione responsabile: mai più canili lager ma strutture di parco
canile. Riconosceremo lo status di animali da affezione agli equidi. Obiettivo fondamentale è inoltre l'innovazione nella ricerca di base con l'obiettivo del superamento, in tempi brevi, della sperimentazione animale.

8. PER UNA AGRICOLTURA DI QUALITÀ
La sovranità e la sicurezza alimentare devono essere poste al centro di ogni strategia, anche di natura economica, e con esse le concrete condizioni di vita e di reddito di coloro che consentono al cibo di giungere sulle nostre tavole.
La Sinistra l’Arcobaleno propone, in particolare, che sia necessario sostenere la moratoria a livello europeo per gli OGM e non consentire forme di tolleranza per la contaminazione delle sementi. Occorre contrastare l'abbandono delle aree agricole e tutelare il paesaggio rurale, promuovere la vendita diretta degli agricoltori e la 'filiera corta', sostenere con continuità l’agricoltura biologica ed i prodotti tipici, procedere con decisione nell’introduzione dell’etichettatura di origine per tutti gli alimenti, rafforzare e coordinare i controlli sulla sicurezza dei cibi. Con altrettanto impegno è necessario favorire l’impegno dei giovani in agricoltura, promuovere la ricerca applicata nel settore, ridurre gli oneri burocratici a carico degli agricoltori, incentivare il risparmio idrico ed incrementare le risorse per lo sviluppo rurale.

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