TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

sabato 18 ottobre 2008

Acqua. No al libero mercato.

Acqua. La battaglia per l'acqua pubblica

L'ACQUA e' un bene comune ed e' un bene finito indispensabile all'esistenza di tutti gli esseri viventi.
La disponibilita' e l'accesso all'acqua potabile sono diritti umani inalienabili e inviolabili di ciascuno.
Per questo e' necessario sottrarre l'acqua alle leggi del mercato e della concorrenza ed e' urgente delineare politiche pubbliche che garantiscano una quantita' minima vitale di acqua, gratuita, a tutti gli esseri umani del mondo assieme al diritto delle persone a partecipare attivamente alla gestione di questo bene comune.

Sono questi gli obiettivi di fondo della proposta di legge di iniziativa popolare per la ''Ripubblicizzazione dell'Acqua'' sulla quale un anno fa sono state raccolte in tutta Italia oltre 400.000 firme di cittadine e cittadini.
Come Verdi abbiamo aderito a livello nazionale e raccolto firme in numerose realta' locali assieme ai tanti Comitati per l'Acqua pubblica. La proposta di legge aveva iniziato l'iter parlamentare negli ultimi mesi del Governo Prodi e ora e' stata di nuovo assegnata alla Commissione Ambiente della Camera. Ovviamente non ci facciamo illusioni sull'esito e siamo anche preoccupati di possibili arretramenti in relazione alla proprieta'
interamente pubblica - elemento oggi garantito - delle reti e degli acquedotti. E' urgente dunque rilanciare la campagna di ''ripubblicizzazione dell'acqua'' ed indispensabile declinare quei contenuti a livello locale (Comuni, Province, Regioni) per chiedere a tutte le forze politiche che avevano aderito alla raccolta firme di battersi assieme ai Comitati locali ''Acqua pubblica'' per ottenere una diversa gestione dell'acqua anche nelle nostre citta': nuove leggi regionali che riprendano i contenuti della proposta di legge nelle parti compatibili con le competenze regionali; la modifica dei sistemi tariffari per, da un lato, garantire a tutti gratuitamente la quantita' minima vitale di acqua e dall'altro penalizzare chi la spreca; la trasformazione delle tante S.p.a. in Enti di Diritto Pubblico ai quali trasferire i rami relativi al ciclo idrico integrato dotandoli di strumenti affinche' i lavoratori del settore e gli abitanti del territorio possano partecipare alle decisioni sugli atti fondamentali di gestione del servizio; finanziare progetti di cooperazione decentrata per l'accesso all'acqua potabile nel sud del mondo.

Come Verdi abbiamo previsto di organizzare a breve un seminario nazionale per definire - tra tutti gli amministratori locali Verdi e in un confronto con il Forum nazionale ''Acqua Pubblica'' e con il ''Contratto Mondiale per l'Acqua'' - gli impegni e le tappe di questo percorso che vogliamo portare avanti.

Barbara Diolaiti, coordinamento nazionale Verdi

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