TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

sabato 30 maggio 2009

Clima/Migranti. Un'atroce necessità.

Clima: Legambiente, 6 Mln Profughi
In Fuga Da Cambiamenti


(ASCA) - Firenze, 30 mag - Nel mondo ci sono 37,4 milioni di profughi, di cui oltre la meta' in fuga da catastrofi naturali. Presto, secondo l'Alto commissariato Onu per i rifugiati, 6 milioni di persone ogni anno saranno costrette a fuggire dai danni provocati dai cambiamenti climatici, ma per loro non varra' lo status di 'rifugiato'. Lo denuncia Legambiente, nel dossier 'Profughi ambientali', presentato nell'ambito di 'Terra Futura', la mostra sulle buone pratiche di sostenibilita' in corso alla Fortezza da Basso di Firenze. Leggendo il dossier si apprende che l'Unicef tra il 2005 e il 2007 ha risposto a 276 emergenze in 92 Paesi, oltre la meta' delle quali causate da calamita', il 30% da conflitti e il 19% da problemi sanitari. Inoltre, secondo i dati del programma Onu per lo sviluppo umano, oggi sono 344 milioni le persone a rischio di cicloni tropicali e 521 quelle a rischio di inondazioni. Le previsioni presentano un quadro drammatico: per l'Unicef nel 2010 50 milioni di persone soffriranno la fame a causa di emergenze umanitarie e climatiche e per l'Alto commissariato Onu per i rifugiati i cambiamenti climatici potrebbero costringere 6 milioni di persone all'anno a lasciare le loro case. Un dato che per il 2050 potrebbe arrivare all'astronomica cifra di 200/250 milioni di persone. ''Il fenomeno dei migranti e rifugiati per cause ambientali e' gia' oggi di notevole entita' e aumentera' in modo drastico - spiega Mautizio Gubbiotti, coordinatore della segreteria di Legambiente -. Eppure non si riesce a dare un numero preciso di quanti siano al momento o a dare loro assistenza adeguata, perche' giuridicamente i rifugiati ambientali non esistono''. Le conseguenze dei cambiamenti climatici, rileva ancora il dossier di Legambiente, toccano anche l'Italia che negli ultimi 20 anni ha visto triplicare l'inaridimento del suolo. L'associazione stima che il 27% del territorio nazionale sia a rischio desertificazione con sette regioni particolarmente esposte: Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

1 commento:

Alex-G ha detto...

Molto di questo inaridimento deriva anche dalla cattiva gestione delle risorse ambientali, idriche in particolare... non e' un caso che , per fare un esempio, nel sud ci sia la piu' alta percentuale di perdite dalle condutture degli acquedotti ma in generale nel corso degli anni sono state attuate politiche urbanistiche e di sfruttamento del territorio che dire dissennate e' fargli un ELOGIO...

Tuttavia la gente ha sempre quel che si merita... mi spiace dirlo, non voglio offendere nessuno ma i primi BISCHERI sono i cittadini che NON si SVEGLIANO.
E mi riferiosco anche a NOI cittadini di Prato... per quel che succede da queste parti.