In attesa del Tar
Avrebbe dovuto esprimersi quest'oggi il Tar del Veneto [...] Invece bisognerà aspettare ancora alcuni giorni, perché il Tar si è riunito in Camera di Consiglio e si è riservato di dare una risposta [...]
Avrebbe dovuto esprimersi quest'oggi il Tar del Veneto; una sentenza sul ricorso presentato più di un anno fa dal Codacons, Coordinamento Comitati e altri soggetti che lo scorso giugno aveva ottenuto la sospensiva – poi annullata dal Consiglio di Stato – dei lavori e l'inibizione dell'area in attesa del giudizio definitivo. Invece bisognerà aspettare ancora alcuni giorni, perché il Tar si è riunito in Camera di Consiglio e si è riservato di dare una risposta. Nonostante questo Roberto Cattaneo – esponente di Forza Italia favorevole alla base – e Gianfranco Galan non hanno mancato di cantare vittoria. Motivo? Il Tar ha respinto, sempre quest'oggi, la richiesta di sospensiva di un altro ricorso, presentato più recentemente da Legambiente e altri soggetti, perché non esiste ancora un progetto definitivo della nuova base statunitense e, di conseguenza, è impossibile entrare nel merito. Facciamo un po' d'ordine. Il primo ricorso è stato presentato da Codacons sulle procedure che hanno portato all'autorizzazione del nuovo insediamento militare. Lo scorso giugno il Tar, in attesa di acquisire altra documentazione, aveva emanato una sospensiva inibendo l'area del Dal Molin a chiunque volesse iniziare lavori propedeutici alla nuova base Usa. In estate – il 29 luglio – il Consiglio di Stato aveva annullato la sospensiva dichiarando successivamente – in agosto – che il giudizio dato dal massimo organo della magistratura non impedisce al Tar di esprimere un giudizio definitivo; giudizio che, per l'appunto, deve essere espresso in questi giorni.Più recentemente un altro ricorso è stato presentato da Legambiente che contesta l'impatto ambientale della nuova installazione militare. In questi giorni i ricorrenti hanno chiesto anch'essi una sospensiva, in attesa che il Tar acquisisca la documentazione utile per giudicare la situazione; ma il Tribunale Amministrativo del Veneto ha respinto questa richiesta in quanto non esiste, ad oggi, un progetto definitivo su cui i giudici possano esprimersi. Non una sentenza di merito, dunque, ma il rinvio a un momento successivo, quando la documentazione utile sarà resa disponibile dai progettisti. Cattaneo e Galan, dunque, se la ridono troppo presto; e, soprattutto, dimenticano che, indipendentemente dai giudizi dei Tribunali amministrativi e del filogovernativo Consiglio di Stato – che fino a oggi ha esaudito tutti i desideri del Ministro La Russa – Vicenza domenica scorsa si è espressa
e decine di migliaia di persone hanno dichiarato, nelle urne della consultazione popolare, di opporsi al progetto a stelle e strisce. Poco male: vorrà dire che un giorno ci troveremo a ricordare ai due paladini dell'esercito statunitense che “ride bene chi ride ultimo”.
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