Piu' della meta' delle specie di anfibi viventi in Europa potrebbe essere estinta entro il 2050 a causa delle conseguenze dei cambiamenti climatici, della riduzione dell'habitat, di malattie infettive.
E' la conclusione a cui sono giunti gli studiosi della Societa' zoologica di Londra, secondo quanto riporta The independent. Le ultime valutazioni compiuti su rane, rospi, salamandre e tritoni indicano che molti esemplari saranno gravemente minacciati nei prossimi decenni, in particolare nell'Europa meridionale dove si prevede che il clima diventera' decisamente piu' caldo e arido. "Le proiezioni pubblicate mostrano che il cambiamento climatico altera gli habitat degli anfibi e per questo stimiamo che un gran numero di specie dovra' fare i conti con la perdita del loro ambiente naturale e anche con l'estinzione", ha dichiarato Trent Garner, della Societa'
Zoologica di Londra. "In Gran Bretagna possiamo gia' constatare che le condizioni di salute dei rospi comuni peggiorano e che le possibilita' di sopravvivenza si stanno riducendo. Se il cambiamento climatico continuera'
a ripercuotersi sugli habitat, la situazione peggiorera' per queste specie autoctone". Una serie di inverni miti ha fato si' che i rospi uscissero anticipatamente dal letargo e che si ammalassero a causa della mancanza di cibo. Un grido d'allarme e' stato lanciato anche da Sir David Attenborough, noto documentarista: "Gli anfibi sono la linfa vitale di molti ambienti, giocano un ruolo chiave nelle funzioni dell'ecosistema, e al tempo stesso e' straordinario e terrificante che nel giro di poche decenni il mondo potrebbe perdere meta' di queste specie".
Oltre ai cambiamenti climatici e alla perdita degli habitat, gli anfibi europei sono minacciati dall'arrivo di una malattia dell'epidermide causata da un fungo letale proveniente probabilmente dall'Africa insieme con esemplari di specie esotiche utilizzate in laboratorio, che ha gia' ucciso molti animali in tutto il mondo. (Agi)
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