“Dopo la decisione del Consiglio di Stato di sospendere il referendum consultivo sulla base U.S.A si apre una questione democratica che investe non solo la citta’ di Vicenza ma l'intero Paese e si rischia un precedente inaccettabile sul ruolo dei referendum consultivi nei territori e nelle autonomie locali". Lo ha dichiarato il verde Paolo Cento che ha aggiunto: “E’ del tutto evidente che il mancato svolgimento del referendum significa togliere uno strumento democratico ai cittadini di Vicenza e conferma, di fatto, che sulle basi militari americane esiste una sorta di extra-territorialita’ in cui il nostro Paese perde addirittura la sovranita’ ad una consultazione non vincolante dei cittadini. Le ragioni politiche, ambientali e urbanistiche di contrarieta’ alla base sono ora per i Verdi piu’ forti che mai e sara’ la mobilitazione popolare a continuare a tenere aperta questa battaglia di democrazia - ha concluso Cento -. All'entusiasmo di Galan e delle destre si puo’ rispondere solo con una sfida: accettate comunque di far svolgere il referendum consultivo e rimettetevi all'esito che rappresenta la sovranita’ popolare”.
Econews è a cura di Rosamaria Mutarelli (r.mutarelli@verdi.it).
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