MV
da Pratoblog
«Al sig. Sindaco del Comune di Montemurlo. Con la presente, i sottoscritti, consiglieri comunali David Delfine e Lorenzo Traettino, in ordine a quanto apparso sulla stampa localenella giornata di venerdì 10 ottobre 2008, che riporta le dichiarazioni del presidente dell'E.P.P. Antonino Cardaci in ordine alla questione del rilascio di Atti Amministrativi da noi richiesti , esponiamo quanto segue per riepilogare la faccenda:
- In data 17 aprile 2008 è stata inoltrata una richiesta generica di documenti alla S.V. perché potessimo accedere in qualità di consiglieri Comunali, agli Atti Deliberativi della Società Partecipata E.P.P. s.p.a;
- Trascorsi inutilmente più di sessanta giorni il giorno 20, presentammo a nome David Delfine al protocollo dell'EPP la richiesta di sollecito; ci spingemmo molto più in là, visto che non volevamo intasare gli uffici dell'E.P.P., facemmo delle richieste specifiche e limitammo la questione alla acquisizione di 4, massimo 5 delibere e precisamente Atti e Documenti seguenti:
1. Chiedevamo se corrispondeva a verità che il Presidente Cardaci, ha a suo tempo, contrattualizzato la sua posizione a mezzo assunzione con la carica di dirigente (che per altro non potrebbe svolgere in quanto mancante di requisiti) a tempo indeterminato; vorremmo sapere chi abbia effettuato tale contrattualizzazione; (chiedevamo e chiediamo che ci vengano forniti tutti gli Atti e formalità occorrenti per effettuare tale operazione); aggiungiamo che vorremmo essere edotti anche se il presidente abbia o no ricevuto eventuali emolumenti extra dagli importi pattuiti alla firma del contratto e previsti dallo stesso ( produttività, o premi extra);
2. Chiedevamo se corrispondeva a verità il fatto che il Presidente Cardaci avendo la delega al personale avesse assunto ( senza Concorso o selezione) sua nipote diretta (la figlia di sua sorella);
3. Chiedevamo di sapere se corrispondeva a verità che, al momento dell'assunzione della nipote, all'interno della Società E.P.P. vi fossero domande di assunzione da parte di cittadini e se si, perché non siano state tenute in considerazione;
4. Chiedevamo di sapere se, per l'acquisto dell'immobile sito in viale Galilei a Prato (ex Squalo), la Società E.P.P. avesse effettuato regolare gara d'appalto per l'acquisizione del mutuo occorrente all'acquisto;
5. Chiedevamo di sapere se, siano mai state esperite gare d'appalto per l'acquisizione dei beni strumentali quali computer o simili, o se, tali beni siano stati noleggiati o acquistati con la procedura della "trattativa privata" e se si, perché.
- Abbiamo per adesso Ricevuto una lettera del Presidente Antonino Cardaci, che in cinque pagine ci spiega quali siano i motivi (per altro cavillosità burocratiche che nulla hanno a che vedere con la trasparenza democratica del vivere civile) per cui tali Atti non ce li avrebbero dati mai;
- Il giorno 30 giugno c.a abbiamo deciso di inoltrare una nuova richiesta specializzando ulteriormente le deliberazioni che volevamo ci fossero date, anche perché non eravamo ( e non lo siamo neanche adesso) convinti della validità delle argomentazioni che ci adduceva con la sua lettera e con il suo intervento sulla stampa locale sopra menzionato il presidente Cardaci.
Esposte le doverose premesse siamo a interpellare la S.V. affinché ci tranquillizzi, (offrendo in prima istanza notizie in tal senso e riportando ella stessa copia degli Atti richiesti), e con noi tranquillizzi la cittadinanza tutta circa le questioni numerate nella presente interpellanza dall'1 al 5 e da noi riportate. Inoltre ci permetta di consultare gli Atti che ella stessa è pregato di richiedere con Urgenza al C.d.A. dell'EPP. Chiediamo inoltre che Ella si attivi nel più breve tempo possibile a costituire un deposito ove inserire copia degli Atti e deliberazioni della s.p.a. anche di proprietà del Comune di Montemurlo.
Ci permettiamo di aggiungere alle cose da chiedere anche la seguente questione: Corrisponde a verità che un componente della sesta commissione (deputata al controllo), capogruppo di una forza del Consiglio Comunale di Prato (Partito dei Comunisti Italiani), sia in questo momento dipendente dell'E.P.P. a tempo determinato?
Illustrissimo Sig. Sindaco, ci conceda una ulteriore riflessione. Etimologicamente, democrazia viene dal greco e significa "potere" (Kratos) del "popolo" (Demos). L'istituto di rappresentanza è talmente connaturato alla democrazia moderna che quando si dice che il nostro Paese è democratico, è sottinteso che la Democrazia in esso esistente è quella rappresentativa. Ecco, in tutta questa vicenda, si è negato a due rappresentanti del popolo, documenti riguardanti una società il cui unico proprietario è il popolo attraverso i comuni.
Non crede che tale ingiustificato comportamento del presidente dell'E.P.P. abbia infranto il principio fondante la nostra democrazia rappresentativa, principio dettato dalla Costituzione (art. 1) "la sovranità appartiene al popolo"? Se si, non crede che tali comportamenti altro non facciano che allontanare ancora di più la gente dal cosiddetto "palazzo"? Certi di avere risposte affermative al più presto, e che tali questioni siano discusse in Consiglio Comunale, cogliamo l'occasione per salutare distintamente. David Delfine e Lorenzo Traettino».
La vicenda è esemplare! Di come non possono funzionare le pubbliche istituzioni. Gli enti pubblici non possono negare loro documenti ai consiglieri comunali che hanno il diritto/dovere di controllare le aziende partecipate dal Comune. In questo caso si arriva a negare delibere che, per loro natura, dovrebbero essere del tutto pubbliche. Il caso è esemplare ma largamente diffuso in barba alle Leggi, agli Statuti e regolamenti comunali. Se gli enti pubblici ostacolano il lavoro dei consiglieri comunali figurarsi come potrebbe un semplice cittadino arrivare ad ottenere copia di documentazione amministrativa. Anche per questo i Radicali italiani hanno presentato l'iniziativa dell'Anagrafe Pubblica degli Eletti (APE) che richiede agli enti pubblici di rendere davvero trasparente il loro operato e quello delle aziende pubbliche o partecipate. Una proposta di deliberazione dell'APE è già stata presentata a Prato dal capogruppo della Lista Civica "Taiti per Prato" Massimo Taiti. Invito pertanto in due consiglieri montemurlesi a prendere contatto, se lo vogliono, con il sottoscritto per vedere se è possibile presentare anche a Montemurlo la medesima proposta di delibera che favorisce la trasparenza e facilita la partecipazione dei cittadini.
Vittorio Giugni, segretario dell'associazione radicale "Liber@Mente Prato"
Non intendo entrare nel merito della querelle tra i due Consiglieri comunali di Montemurlo, il Sindaco e la Presidenza dell'EPP. Ritengo però doveroso affrontare la questione nel metodo, perché nella gestione della cosa pubblica, non essendo proprietà privata di qualcuno, da sempre, anche sulla base della nostra Costituzione, oltre che dagli Statuti comunali e regolamenti, i consiglieri comunali hanno avuto e hanno il diritto di conoscere tutti gli atti pubblici delle amministrazioni in cui sono rappresentativi dei cittadini. Gli omissis di vecchia memoria, dei governi del passato, non dovrebbero ritornare a fare capolino nella seconda repubblica e tanto meno a livello amministrativo di un ente locale, sia esso il Comune che un'azienda partecipata, la quale gestisce attività pubbliche e amministra soldi dei cittadini. Come Consigliere comunale di MOntemurlo e Capogruppo del Partito Socialista, chiedo che quanto prima possa svolgersi il Consiglio comunale, al fine di fare chiarezza sulla questione, siano resi espliciti i motivi del diniego delle delibere richieste dai Consiglieri comunali, si arrivi alla trasparenza degli atti. Tutto ciò affinché non debba nascere il "caso" e quindi dare risposte cristalline ai consiglieri e ai cittadini. Filippo Vasco, Capogruppo Parito Socialista Consiglio Comunale Montemurlo
Nessun commento:
Posta un commento