la Bottega dell'arte di Iolo sarà sfrattata dalla storica sede del circolo di Sant'Andrea.
Siamo accanto all'amico Fulvio e, nel nostro piccolo, vogliamo lanciare un appello a tutti quelli che ancora credono nella possibilità di fare cultura al di fuori dei luoghi "istituzionalmente deputati": aiutiamo la Bottega a sopravvivere e a rilanciare la propria iniziativa!!!
MV
da Il Tirreno del 02/10/08
Arriva lo sfratto per la Bottega d’arte di Iolo
Mancano i soldi per l’affitto, entro dicembre dovrà trovare una sede
Il triste annuncio è stato dato ieri dallo stesso presidente che si fa portavoce del folto gruppo di collaboratori e volontari che ogni giorno si ritrovano in quei locali per “respirare” cultura e seguire corsi artistici e artigianali di vario genere. «E’ davvero un peccato dover chiudere dopo che, in tutti questi anni, dal 1993 ad oggi, siamo riusciti a muovere cultura e ad avvicinare tante persone del posto che, rispetto ai residenti di altre zone pratesi, avevano meno opportunità ricreative e associative».
La forza della Bottega d’Arte, fin dai suoi esordi, sta proprio nello scambio gratuito di conoscenze e nella interazione fra le persone.
L’opportunità di seguire corsi di pittura e scultura, di teatro o di informatica ha fatto sì che in questi anni lo stesso popolo di Iolo si riconoscesse in essa e ne apprezzasse l’impegno.
Tutto il patrimonio culturale acquisito negli anni, valorizzato anche dalla presenza di una biblioteca di libera fruizione con oltre 2300 volumi e di una emeroteca con quotidiani internazionali, rischia di essere disperso di fronte all’incuria di quanti hanno invece privilegiato l’economia del guadagno.
Il problema reale della Bottega è che essa non ha i soldi per poter pagare l’affitto del locale. Dopo gli aiuti comunali arrivati fino all’estate del 2006 e poi alla collaborazione del vicino circolo, che ha permesso la locazione fino allo scorso giugno, adesso si è arrivati ad un punto di non ritorno e gli spazi attuali devono essere liberati per fare posto ad altre associazioni che si sono dette in grado di pagare l’affitto.
La speranza di Silvestrini è quella di non dover disperdere tutto il sapere raccolto, ma di trovare un mecenate, un interlocutore privato o pubblico, che prenda a cuore l’associazione e punti alla sua rinascita. Il sogno sarebbe quello di rimanere a operare su Iolo per i suoi residenti, ma sono accolte anche tutte quelle proposte positive di aiuto che consentano alla Bottega di trovare nuovi spazi in tutta l’area della Circoscrizione Sud e, addirittura, nei comuni limitrofi.
«Vorremmo continuare ad essere luogo del libero pensiero per il popolo - ha detto il presidente - Il nostro invito va ai mecenati del territorio, a quelli dei comuni confinanti e, perché no, saremmo interessati anche al proseguire le nostre attività in capannoni industriali da recuperare e rivalorizzare presenti nel centro storico di Prato».
Martina Altigeri
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