'Valuteremo con attenzione l'atto passato ieri in Giunta, poichè purtroppo gli appetiti speculativi sono sempre in agguato e a volte si annidano nei cavilli'. Affermano i Verdi di Firenze per bocca dei Portavoce Duccio Braccaloni e Sandra Giorgetti e del Capogruppo in Palazzo Vecchio Gianni Varrasi.
'In ogni caso, l'impostazione che sembra uscire dal dibattito pubblico e dalle dichiarazioni della Giunta ci pare una base di partenza possibile: rapida liberazione di Campo di Marte dall'attuale impatto dell'Artemio Franchi, con riconversione a verde di tutta l'area, e comunque nessun incremento dell'edificato complessivo già previsto a Castello. Quindi, nel caso di realizzazione in zona dello Stadio, sarà inevitabile il ridimensionamento dell'impatto del progetto Ligresti, della presenza della Regione, e, certamente, la rinuncia ad ogni ulteriore potenziamento dell'Aereoporto di Peretola.
Per noi, togliere lo stadio dall'area di Viale dei Mille, Piazza Alberti, Viale Fanti era ed è obiettivo fondamentale per dare respiro ai cittadini di quelle zone ad oggi troppo penalizzati.
Un progetto faraonico, insostenibile, come quello inizialmente presentato, rischiava di risultare paradossalmente il miglior modo per non farne di niente e lasciare tutto come ora. Siamo contenti perciò che il dibattito si stia orientando verso una maggiore ragionevolezza complessiva.
Certamente, un altro nostro punto fermo è che il Parco previsto a Castello non si tocca.
A questo proposito ci lasciano davvero sconcertati alcune dichiarazioni che lasciano intravedere la rinuncia ad una parte del Parco di Castello poichè ' ... un'area verde troppo grande potrebbe finire in mano alla criminalità ...': certo, se la si lascia all'abbandono e si concentra la forza pubblica contro i ciclisti e le signore che stendono i panni, questo potrebbe senz'altro succedere. Così come, vogliamo ricordarlo, la criminalità trova ancora maggiori spazi nelle periferie dormitorio dove non ci sono piazze, negozi, ma solo cemento e centri commerciali ... quello che bisogna capire, è se c’è la volonta di realizzarle, le aree verdi e i parchi, di investirci, di gestirle con cura: in tal caso, non rappresentano certo un problema, ma un'evidente risorsa.
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