TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

venerdì 10 ottobre 2008

Politica. Scenari da incubo

Notizia che riprendiamo coì com'è dalle agenzie...
Non riusciamo onestamente a capire come si possa sviluppare insieme un lavoro su "questioni ambientali" con un partito che, a livello nazionale, punta su nucleare, grandi opere e termovalorizzatori.
Per quanto ci riguarda, tante così le cose, l'abbraccio a livello nazionale con il PD segnerà definitivamente la sparizione di quel poco dei Verdi che è rimasto, a buon pro di chi si potrà garantire qualche bella poltroncina.
MV

PD. VERDI IN AVVICINAMENTO, VELTRONI VEDE FRANCESCATO E BONELLI IL

SEGRETARIO DEMOCRATICO: LAVORO COMUNE SU QUESTIONI AMBIENTALI

(DIRE) Roma, 9 ott. - I Verdi si avvicinano al Partito democratico. Una delegazione del 'Sole che ride' ha incontrato oggi a Largo del Nazareno il segretario del Pd Walter Veltroni, il responsabile ambiente Ermete Realacci, il vicesegretario Dario Franceschini.
Per i Verdi erano presenti la portavoce nazionale Grazia Francescato, l'ex capogruppo alla Camera Angelo Bonelli e la dirigente Loredana De Petris. Nel corso del faccia a faccia, durato circa un'ora, e' stata avviata discussione che portera' ad un primo avvicinamento del partito ambientalista al Pd. "Abbiamo cominciato a ragionare su un lavoro comune che potremo fare insieme sulle questioni ambientali", spiega il segretario del Pd Walter Veltroni.
Al centro del confronto tematiche piu' squisitamente 'eco', come i cambiamenti climatici e l'approvvigionamento energetico ma anche un ragionamento politico su un possibile percorso di convergenza. A quanto si apprende i dirigenti dei due partiti avrebbero ragionato sui nuovi apporti che formazioni come il Sole che Ride, ma anche i Socialisti, possono apportare ad un nuovo centrosinistra.
Insieme Pd e Verdi affronteranno anche la battaglia contro l'esclusione delle preferenze. Se e' senza dubbio prematuro parlare di candidature 'eco' nelle liste democratiche, le due formazioni convergono nel contrastare il progetto di legge della maggioranza che innalza lo sbarramento al 5% ed impedisce agli elettori di votare i propri candidati.

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