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La mer, la fin...

domenica 19 ottobre 2008

Prato. Brunetta, la bionda, i poliziotti e la destra di popolo

Breve da il Manifesto del 18.10.08


PRATO
Contestato ministro Brunetta
Fischi, slogan e battute ironiche nei confronti del ministro della funzione pubblica Renato Brunetta ieri pomeriggio al suo arrivo a Prato alla Conferenza programmatica del Pdl. Il fatto curioso è che il ministro è stato contestato da studenti e lavoratori ma anche dai poliziotti del Coisp, che al suo arrivo hanno esposto alcune sagome di agenti pugnalati alle spalle. All'esterno dell'hotel in cui si svolgeva la conferenza si sono radunate circa duecento persone, studenti medi, ricercatori del Polo universitario pratese e lavoratori, alcuni con le bandiere della Cgil Funzione pubblica. Tra gli slogan: «Brunetta go home, e te quanto guadagni», «meglio bionda che Brunetta». Gli studenti indossavano magliette gialle con la scritta «no alla 133».






Il ministro è stato contestato dai poliziotti, ma non è un caso isolato: questo governo si sta inimicando le forze dell'ordine per la sua doppiezza sulla questione sicurezza. Qui sotto abbiamo riportato un articolo dal sito della destra sociale genovese "Destradipopolo.net" che esprime bene il malcontento. mv







SENZA AUMENTI DI STIPENDIO, SENZA VEDERSI PAGATI GLI STRAORDINARI, CON AUTO SCASSATE E BENZINA RAZIONATA, AGENTI E CARABINIERI DOVREBBERO SCOVARE I CLANDESTINI CHE DELINQUONO… A GENOVA UN FORNITORE COSTRETTO A SOSPENDERE LA FORNITURA DI CROCCHINI AI CANI POLIZIOTTO… DA UN ANNO IL MINISTERO NON LO PAGAVA
Come ben sapete abbiamo delle idee precise su come dovrebbe essere gestito il problema sicurezza e non collimano con quelle dell’attuale ministro. Nulla di personale, ma per una seria politica contro la delinquenza noi, come ogni persona di buonsenso, partiremmo dal migliorare le condizioni di vita e di lavoro degli attori protagonisti, ovvero le forze dell’ordine.

Costringerle a uno sforzo supplementare senza un euro di aumento, con turni massacranti e straordinari non pagati, uno stipendio di cui vergognarsi, con un’altissima percentuale costretta alla cessione di 1/5 dello stipendio per poter tirare avanti, con auto scassate e senza possibilità di operare efficacemente, non ci sembra un criterio che permetta in nessun Paese al mondo di ottenere un qualsivoglia risultato.

Per non parlare di una politica fatta di annunci e poca sostanza, di leggi contraddittorie e farraginose, di nessun risultato in termini di espulsioni, di andarsi a cercarsi critiche in Europa per superficialità. E una sovraesposizione mediatica inversamente proporzionale ai risultati pressoché nulli.

Ma che si potesse arrivare anche a quanto andremo a raccontarvi, ecco… ammettiamo che non ci avevamo pensato.

E la notizia è apparsa in prima pagina sul principale quotidiano ligure, il “Secolo XIX” che titola: “Cane poliziotto a dieta forzata, il fornitore non viene pagato da un anno” e ancora “Rex resta senza cibo, la polizia non ha più soldi”.

Questo è il messaggio che veicolerà per la Liguria e nel mondo, visto la diffusione del giornale anche presso la comunità italiana nel mondo.

Nell’articolo si legge che da due mesi la Ligurzoo ha dovuto interrompere le forniture di mangime per cani alla polizia in quanto la Questura non pagava il conto da un anno.

E non era certo cibo raffinato: mangime “regular” a un prezzo di favore: 40 euro + Iva per ogni sacco di 15 kg.

La Ligurzoo per un anno ha continuato a fornire otto, dieci sacchi al mese. I soldi non arrivavano mai. Alla fine sono stati costretti a sospendere la fornitura.Il Secolo XIX sottolinea che la vicenda ” è l’ennesimo campanello di allarme di una polizia ridotta allo stremo, senza uomini, senza automobili e ora anche senza mangime per cani”.

Interpellato, il questore se la cava dicendo che i cani stanno bene e il mangime arriva da altri fornitori. Se fosse vero, poveretti i nuovi fornitori…Preferiamo ritenere che ci pensino gli agenti, con una colletta, a dar loro da mangiare. E pensare che i cani poliziotto a Genova sono 10: 7 in Questura e 3 alla Polmare.

Il sindacato di polizia lamenta che “sono anni che ci promettono un canile vicino all’aeroporto che ci permetterebbe di aumentare il numero delle unità cinofile, ma non è stata fatto mai nulla”. Insomma in una città come Genova, la Questura non ha neanche 300 euro al mese per pagare il mangime per i suoi cani…Capite perché quando sentiamo sproloquiare in Tv di “linea dura” solo per avere un superficiale consenso, ci incazziamo?

Qua la linea la devono mantenere i cani, con la nuova dieta Maroni, altro che storie.

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