da il Tirreno del 16/10/08
Monta la contestazione al ministro
Domani Brunetta al Palace, protestano poliziotti e dipendenti pubblici
Gli agenti del Coisp si sentono traditi: sagome con un coltello piantato nella schiena
Una contestazione organizzata da uno dei sindacati di polizia e dalla Funzione pubblica della Cgil.
Per una volta i poliziotti in borghese della Digos, la cui presenza è sempre richiesta quando arrivano in città membri del governo o personaggi pubblici di una certa rilevanza, dovranno vigilare anche sui loro colleghi del Coisp (Coordinamento per l’indipendenza sindacale delle forze di polizia), che piazzeranno davanti all’entrata del Palace alcune sagome raffiguranti un poliziotto con un coltello piantato nella schiena, nell’ambito della campagna nazionale “Ci hanno pugnalato alle spalle”.
Si sentono traditi, i sindacalisti di polizia, e la presenza in città del ministro Brunetta era un’occasione troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire.
Il Coisp ritiene sbagliato il trattamento del governo verso gli operatori di pubblica sicurezza e protesta contro la conversione in legge del decreto 112, «col quale sono stati attuati tagli alla sicurezza per 3,5 miliardi di euro nel prossimo triennio, in virtù dei quali i poliziotti continueranno a non vedersi pagati gli straordinari, che a tutt’oggi vengono vergognosamente corrisposti con circa 6 euro netti all’ora, e inoltre saranno costretti a pagare anche la “tassa sulla malattia” di oltre 30 euro al giorno, anche se costretti a curarsi per cause derivanti dal servizio a tutela dei cittadini».
Al volantinaggio dei poliziotti, previsto dalle 16,30 alle 20, si affiancherà dalle 17 alle 19 quello della Funzione pubblica della Cgil, da tempo critica verso il ministro, cui si rimprovera di usare argomenti demagogici facendo passare molti dipendenti pubblici per fannulloni. Insomma, di fare di tutta l’erba un fascio, quando invece le mele marce sarebbero molto poche rispetto alla totalità dei dipendenti. Cisl e Uil per ora non si associano all’iniziativa della Cgil.
E chissà che il ministro Brunetta non accetti uno scambio di idee coi suoi contestatori prima di entrare alla riunione di partito. Il personaggio è fatto così, quando c’è odore di polemica ama affrontarla di petto, spesso negli studi televisivi ma ogni tanto anche in occasioni pubbliche.
Paolo Nencioni
Nessun commento:
Posta un commento