Staremo a vedere!
MV
da il Tirreno del 14/10/08
Candidature, è la giornata del silenzio prima delle scelte
Fra quarantotto ore scade il termine per le riconferme di Romagnoli e Logli
Quello tra il segretario del Pd e il primo cittadino era un appuntamento - anche solo per logica e buon senso - scontato. Ovvio che nessuno sappia cosa si sono detti Romagnoli e Squittieri che però da quel momento hanno adottato una linea - se possibile - ancora più di riserbo. Silenzio stampa, se così si può chiamare, ma telefoni infuocati. I contatti tra le due anime del Pd, quella che sostiene il sindaco e l’altra che ha chiesto pubblicamente e che ha continuato a farlo, una riflessione, sono stati innumerevoli. Un’ennesima battaglia sotto il pelo dell’acqua. Le conclusioni si sapranno forse oggi, al più tardi domani. Cosa accadrà? Solo due le possibilità: una ricandidatura ufficiale “senza se e senza ma” o un passo indietro. Ma pronostici, davvero, è difficile farne. Intanto ieri pomeriggio il segretario Squittieri ha partecipato assieme agli altri segretari provinciali a una riunione a Firenze con l’esecutivo regionale convocata in vista della Conferenza programmatica regionale del 7 e 8 novembre nella quale verranno stabiliti i contenuti e le priorità da inserire nei programmi dei candidati sindaci.
C.O.
da la Nazione del 14/10/08
Pd, lo strano silenzio E verso sinistra qualcosa si muove
UNA GIORNATA strana, quella di ieri, per il Pd. I vertici del partito si sono trincerati dietro a un silenzio non semplice da interpretare, le voci continuano a rincorrersi e l’assemblea provinciale, che si ipotizzava in programma stasera, non è stata convocata. Il tempo sta per scadere: entro domani Marco Romagnoli dovrà decidere se presentare la sua candidatura al comitato organizzativo per le primarie, oppure no. Tutto può succedere.
CI SONO incertezza e agitazione fra i Democratici pratesi. All’inizio dello scorso luglio, alla festa del Pd di Maliseti, il sindaco si disse pronto a fare bis, se il partito era d’accordo. Il partito non si è ancora pronunciato. Nella riunione ristretta fra i big dello scorso 27 settembre fu deciso di procedere a una consultazione della base e Romagnoli ribadì la sua disponibilità, chiedendo però l’appoggio convinto del partito. La segretaria Benedetta Squittieri ha finito di ascoltare, uno per uno, gli oltre 200 componenti dell’assemblea e sul Romagnoli bis il partito è diviso. E poi c’è il fantomatico sondaggio, che sarebbe molto negativo per il centrosinistra pratese, ma che la federazione regionale continua tenere sotto chiave (sono tre le città «indagate»: Livorno, con risultati resi pubblici, ed Empoli, di cui non si sa nulla).
FRA OGGI e domani, quindi, la situazione si deve per forza di cose sbloccare: Romagnoli dovrà comunicare le sue intenzioni. Nell’attesa, tutti quelli che nel Pd contano tacciono. Un silenzio strano, una quiete solo apparente. Intanto, qualcosa inizia a muoversi a sinistra. Rifondazione, Comunisti italiani, Verdi e Sinistra democratica hanno iniziato a vedersi con l’obiettivo di costruire una lista comune, tanto più che la maggioranza di Rc a Prato è «vendoliana» e quindi favorevole alla riunificazione con i vecchi compagni del Pdci. L’esperienza dell’Arcobaleno è stata molto negativa, ma il voto «utile» contro Berlusconi ha pesato molto. Lo scorso aprile i quattro partiti strapparono in città solo il 3% ma, secondo gli osservatori, la quota è destinata perlomeno a raddoppiare alle prossime amministrative. Il Pd ora è concentrato sul candidato sindaco, ma anche la partita delle alleanze è ancora apertissima. Intanto, i quattro partiti della sinistra hanno costituito assieme all’Italia dei valori il comitato referendario pratese contro il lodo Alfano. Sarà anche questo un segnale?
an. be.
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