TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

mercoledì 8 ottobre 2008

Prato verso le amministrative. PD, lavori in corso

Benedetta Squittieri, segretario provinciale del Partitone Democratico, sta facendo gli straordinari, per cercare i capire che fare con il sindaco Romagnoli.
A questo punto, manca solo una settimana all'ufficializzazione delle candidature: siamo in trepidante attesa di sapere come andrà a finire questa (incredibile) telenovela pratese.
Una sola chiosa: non vorremmo che Romagnoli servisse come capro espiatorio...
MV

da La Nazione del 08/10/08
Candidato sindaco: cresce l’incertezza su Romagnoli

di ANNA BELTRAME
SOLO una cosa è sicura nel Pd, almeno a ieri sera: nessuno è in grado di dire con certezza come andrà a finire, se Romagnoli sarà di nuovo il candidato sindaco, se sarà l’unico, se non lo sarà. Le consultazioni della segretaria Benedetta Squittieri continuano a ritmi serrati: ha già sentito la metà degli eletti all’assemblea provinciale e quasi tutti i big del partito. Chiuderà il suo giro d’ascolto entro venerdì e gli ultimi a colloquio in via Carraia saranno l’ex segretario dei Ds Gianni Del Vecchio e i due deputati, Antonello Giacomelli e Andrea Lulli.

L’ESITO delle consultazioni è top secret: Squittieri mantiene un riserbo strettissimo. Ma in questi giorni così agitati per i Democratici pratesi le voci girano, le telefonate si rincorrono, gli «ascoltati» parlano. Così si fanno un po’ di conti. E quell’appoggio convinto che Romagnoli aveva chiesto nella riunione ristretta di sabato 27 settembre non c’è. Quel giorno i big del partito avevano convenuto sull’opportunità di consultare l’assemblea e lo stesso sindaco si era detto d’accordo. «Chiedo l’appoggio convinto del partito: se la mia fosse una candidatura di ripiego, non è detto che accetterei», disse Romagnoli.

MA IL partito è diviso: da una parte i sostenitori convinti del sindaco (e spesso critici nei confronti della segreteria), come i suoi assessori Giardi, Gregori e Giovagnoli, o il segretario Cgil Marigolli e il vice presidente della Provincia Panerati; dall’altra quelli che hanno dubbi e pensano che in un momento così difficile per la città serva una riflessione critica su quello che la giunta Romagnoli ha fatto in questi quattro anni, come i deputati Lulli e Giacomelli, il presidente del consiglio comunale Mannocci, alcuni componenti della giovane segreteria del partito. E poi ci sono i cauti, che con sfumature diverse si dicono per Romagnoli, ma anche a favore della segreteria e quindi fiduciosi rispetto alle decisioni che saranno prese, come il presidente di Asm Adriano Benigni. Infine, ci sono quelli che finora non hanno parlato, se non con la segretaria, come il presidente di Consiag Paolo Abati.

LE DIVISIONI che starebbero emergendo nel giro d’ascolto erano comunque già chiare all’assemblea di giovedì scorso a Coiano. Ora però Squittieri sta ascoltando tutti, uno per uno, e avrà quindi un quadro molto chiaro del sentire del partito. Un partito che, comunque vada, dopo tanto tempo sta tornando a discutere e a confrontarsi. E così in questi giorni incerti c’è già chi comincia a fare ipotesi. Se Romagnoli non fosse il candidato, chi al suo posto? Paolo Abati, Adriano Benigni, Gianni Del Vecchio, Andrea Lulli sono i nomi che si rincorrono nelle ipotesi della fantapolitica. Perché di sicuro ancora non c’è nulla, neppure i risultati del sondaggio commissionato all’Ipsos dal Pd sul gradimento delle giunte: solo voci, anche in questo caso. Entro il 15 ottobre, quando i sindaci al primo mandato dovranno comunicare ufficialmente la propria eventuale candidatura, se ne saprà per forza di cose di più.

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